MILANO (Reuters) - L’offerta di scambio di UniCredit (BIT:CRDI) per Banco Bpm (BIT:BAMI) dovrebbe decadere a seguito dell’impossibilità, dichiarata dalla stessa banca guidata da Andrea Orcel, di non poter adempiere alle prescrizioni imposte nel decreto del ’golden power’.
E’ quando dice in una nota Banco Bpm dopo la sospensione per un periodo di 30 giorni dell’Ops di UniCredit, deliberata dalla Consob ieri.
Un provvedimento che Piazza Meda giudica "abnorme e in contrasto con la prassi dell’Autorità medesima" e che porterà la banca ad adottare "ogni opportuna iniziativa presso le sedi competenti".
Dalla delibera di ieri della Consob - dice Banco Bpm - "si apprende che UniCredit ha comunicato all’amministrazione competente per il monitoraggio l’impossibilità di adempiere alle prescrizioni del Decreto Golden Power".
E tale circostanza, "mai resa nota da UniCredit al mercato, dovrebbe di per sé determinare la decadenza dell’Ops", sottolinea.
Il congelamento del periodo di adesione all’offerta, partita lo scorso 28 aprile e che si sarebbe dovuta chiudere il 23 giugno, è stato deliberato dalla Consob proprio alla luce dell’incertezza generata dalla decisione governativa in materia di ’golden power’ di cui i legali di UniCredit sono impegnati a dimostrare l’inattuabilità.
Una fonte governativa ha riferito ieri che il governo è indisponibile a rivedere le condizioni.
Per Banco Bpm l’ipotesi che il ’golden power’ potesse includere delle prescrizioni, essendo tra le condizioni di efficacia dell’offerta, era già presa in considerazione da UniCredit e pertanto non può considerarsi tra i "fatti nuovi e non resi noti in precedenza", tale da giustificare la sospensione dell’Ops.
Inoltre, dice Banco Bpm, l’estensione di un mese dell’offerta, il cui periodo era stato già fissato nei massimi previsto dalla legge, comporta il mantenimento del regime della ’passivity rule’, in piedi dal 25 novembre, quando è stata annunciata l’Ops e questo "aggrava ulteriormente la limitazione operativa e strategica in cui si trova la banca".
(Andrea Mandalà, editing Stefano Bernabei)