Mercati azionari forti, ma attenzione al dato che chiuderà la settimana!
Investing.com — Barclays (LON:BARC) ha promosso Repsol (BME:REP) a Overweight mentre ha declassato Equinor ASA (OL:EQNR) a Equal Weight, prevedendo condizioni favorevoli per un rialzo pluriennale del petrolio.
La banca globale ritiene che il mercato stia sottovalutando la forza della domanda di petrolio e sovrastimando la sostenibilità della crescita dell’offerta non-OPEC.
"Vediamo lo scenario pronto per un ciclo rialzista significativo dei prezzi del petrolio, poiché la crescita dell’offerta non-OPEC rallenta notevolmente e la continua forza della domanda riduce rapidamente la capacità di riserva dell’OPEC+", hanno affermato gli analisti guidati da Lydia Rainforth in una nota di giovedì.
"La domanda di petrolio continua a sorprendere al rialzo e, con i margini di raffinazione ai massimi degli ultimi 18 mesi, lo consideriamo indicativo di una forza fondamentale sottostante", hanno aggiunto, mentre le scorte fuori terra rimangono relativamente basse.
Il rapporto sfida anche le recenti preoccupazioni sulla debolezza della domanda, affermando che i cosiddetti "barili mancanti" nei dati sull’offerta sono in realtà il risultato di una domanda più forte, stimata intorno a 1 milione di barili al giorno.
L’upgrade di Repsol riflette la fiducia di Barclays nelle prospettive di crescita a breve e medio termine della società spagnola. I margini di raffinazione di Repsol stanno performando meglio del previsto, e il suo piano di dismissioni da €2 miliardi è visto come un catalizzatore positivo.
La società sta anche aumentando la produzione upstream attraverso diversi progetti che entreranno in funzione tra il 2025 e il 2027. Barclays evidenzia il cambiamento strategico dell’azienda verso un modello "più grande e più verde", con una forte presenza a basse emissioni di carbonio nella penisola iberica che genera flusso di cassa.
"Il management ha indicato che il suo business a basse emissioni di carbonio nella penisola iberica non solo genera flusso di cassa, ma ha anche dimensioni tali da permettergli di sfruttare l’integrazione con i business dei clienti", hanno osservato gli analisti.
Riguardo alla sua valutazione, le azioni Repsol offrono un rendimento di cassa del 13% nel 2025 e del 15% nel 2026, inclusi dividendi e riacquisti—tra i più alti nel settore energetico europeo, ha notato Barclays.
Al contrario, il downgrade di Equinor deriva dalla sua elevata esposizione ai mercati del gas europeo, che Barclays considera un rischio. Circa il 40% della produzione di Equinor è venduta a prezzi spot, e la banca avverte che un potenziale cessate il fuoco in Ucraina potrebbe colpire duramente i prezzi.
La società norvegese sta anche lottando per trovare opzioni di investimento a basse emissioni di carbonio sostenibili.
"L’investimento azionario di circa il 10% di Equinor in Orsted (CSE:ORSTED) è anche sotto pressione", hanno affermato gli analisti, citando un significativo calo da inizio anno del titolo Orsted.
Nonostante l’incertezza a breve termine causata dagli aumenti di volume dell’OPEC+, Barclays consiglia agli investitori di approfittare delle valutazioni attuali.
"Vediamo i prossimi 12 mesi come il momento giusto per costruire posizioni in nomi chiave", tra cui Repsol, Shell PLC (AS:SHEL) ed Eni SpA (BIT:ENI), con TotalEnergies (EPA:TTEF) considerata una partecipazione costante durante tutto il ciclo.
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