FRANCOFORTE (Reuters) - La Banca centrale europea deciderà al più tardi entro la prossima settimana se il regime di favore in termine di capitale regolamentare sulle partecipazioni assicurative delle banche, noto come ’Danish compromise’, possa applicarsi anche quando le controllate assicurative acquistano una società di asset management.
Lo ha riferito una fonte vicina alla situazione.
La decisione - che fa seguito alle richieste della banca francese Bnp Paribas e dell’italiana Banco Bpm (BIT:BAMI) di utilizzare il ’Danish compromise’ nelle acquisizioni di asset manager effettuate attraverso le proprie controllate nel settore assicurativo - ha potenzialmente implicazioni di vasta portata per il consolidamento nel settore finanziario europeo.
Il ’Danish compromise’ riduce l’onere per le banche di controllare una compagnia assicurativa, consentendo loro di detenere il capitale a fronte delle partecipazioni assicurative su base ponderata per il rischio, anziché imporre una deduzione integrale dal capitale.
L’idea è che, data la rigida regolamentazione del settore assicurativo, la deduzione piena non sia necessaria.
Un chiarimento regolamentare ha spinto la prima banca europea e la terza banca italiana a puntare sull’uso del ’Danish Compromise’ anche nel caso di acquisti di un asset non assicurativo tramite la controllata assicurativa.
Bce ha specificato che si atterrà a una valutazione caso per caso.
Il regolatore comunicherà dunque alle due banche se l’acquisizione di Axa Investment Managers nel caso di Bnp o Anima (BIT:ANIM) nel caso di Banco Bpm comportino cambiamenti ai fini dello status di conglomerato finanziario che consente loro l’applicazione del Danish Compromise al business assicurativo.
A seguire Bce pubblicherà anche delle linee guida generali per il settore sull’argomento.
(Tradotto da Jasmine Mazzarello, editing Sabina Suzzi)