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Bce, Villeroy respinge scommesse su aumento tassi

Pubblicato 04.02.2022, 18:43
Aggiornato 04.02.2022, 18:45
© Reuters. Francois Villeroy de Galhau, governatore della banca centrale francese, a Parigi. REUTERS/Sarah Meyssonnier

FRANCOFORTE (Reuters) - L'esponente della Banca centrale europea Francois Villeroy de Galhau ha respinto al mittente le scommesse di mercato su un imminente aumento dei tassi di interesse, dicendo che "non bisogna saltare alle conclusioni" per quanto riguarda le tempistiche di una mossa da parte dell'istituto centrale.

Gli investitori hanno anticipato a luglio le aspettative per il primo incremento dei tassi Bce in oltre un decennio, dopo che la presidente Christine Lagarde ha riconosciuto i crescenti rischi inflazionistici in occasione della riunione di politica monetaria di ieri.

Villeroy ha detto che la direzione dell'istituto è ora chiara, ma la Bce avrà un approccio graduale e manterrà le sue opzioni costantemente aperte.

"Anche se la traiettoria è chiara, non si dovrebbe saltare alle conclusioni per quanto riguarda il calendario: rimarrà graduale, dipendente dalla situazione e aperto in ogni fase", ha detto Villeroy, governatore della banca centrale francese, in un comunicato.

© Reuters. Francois Villeroy de Galhau, governatore della banca centrale francese, a Parigi. REUTERS/Sarah Meyssonnier

Il suo omologo finlandese Olli Rehn è apparso meno evasivo, ma ha comunque lasciato la porta aperta sulle tempistiche del primo aumento dei tassi Bce dal 2011.

"Se non ci saranno battute d'arresto nella pandemia o nella situazione geopolitica, sarebbe logico che la Bce alzasse i tassi di interesse al massimo l'anno prossimo", ha detto Rehn in un'intervista al quotidiano finlandese Helsingin Sanomat.

(Tradotto a Danzica da Enrico Sciacovelli, in Redazione a Milano Sabina Suzzi)

Ultimi commenti

Quelli che creano problemi vogliono farsi risolutori
cosa causa l'inflazione? Petrolio, mancato export da parte della Cina quindi la loro concorrenza viene meno e i prezzi ovviamente aumentano...difficoltà di reperire materie prime e componenti...beh alzare i tassi (che sicuramente dovranno essere alzati) adesso con tutto l'indebitamento...pre 2008 si ragionava solo su aumento dei tassi (al culmine l'euribor a tre mesi era al 5%) poi sappiamo tutti come è andata a finire.Per un aumento, graduale, dei tassi ci sono molti tasselli che devono combaciare...
con un inflazione fuori controllo per incapacità di questi burocrati ue, i mercati anticipano i rialzi
Se alzano tassi succede un casino
se invece non li alzi e l inflazione scappa di mano....paghi un pieno di benzina 150 euro...e un 1kg 10 euro ma finiscila...devi aumentare tassi e adeguare gli stipendi. altrimenti cala il potere d acquisto...praticamente ci siamo già presi un anno di inflazione...e io non ho visto un adeguamento salariale= tassa occulta per svalutare gli enormi debiti degli stati
 Il primo elemento da tenere a bada quando si vuole ridurre l'inflazione ad un livello di equilibrio è il costo del lavoro che incide in maniera fondamentale  sul costo dei beni.Ora, dopo i provvedimenti di distrubizione di danaro a pioggia (elicopter money),  sarannno per primi i lavoratori a pagare il fio della inflazione galoppante.Quindi non ci si possono aspettare adeguamenti salariali.Poi una chiosa: Paul Volker ex presidente FED diceva "l'unico modo per ridurre l'inflazione è provocare una recessione"
ci siamo
riprendere la farsa non possono alzare i tassi altrimenti i debiti esplodono
hanno rimandato i problemi e di decennio in decennio diventano sempre più grandi
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