Due titoli da evitare a luglio secondo InvestingPro: ecco perché il timing è tutto
Investing.com - I gestori attivi hanno effettuato significative modifiche ai portafogli negli ultimi mesi, riducendo l’esposizione al settore Energia mentre aumentano le posizioni nei beni di consumo primari e nei titoli di qualità, secondo un nuovo aggiornamento di BofA Global Research.
"Negli ultimi tre mesi, i fondi comuni attivi a grande capitalizzazione hanno ridotto l’esposizione nel settore Energia più di qualsiasi altro settore – tendenza confermata anche nell’ultimo anno", notano gli strateghi guidati da Savita Subramanian.
Questo avviene nonostante le caratteristiche storiche del settore Energia come copertura contro l’inflazione e la potenziale esenzione dai dazi proposti dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump.
Allo stesso tempo, i beni di consumo primari hanno guadagnato terreno, mentre i gestori sono diventati più cauti a causa dell’incertezza macroeconomica.
Secondo il team di BofA, il settore "ha registrato il maggiore aumento del peso relativo dei fondi negli ultimi tre mesi", attribuendo questo spostamento alle preoccupazioni di rallentamento e ai vantaggi fiscali per i consumatori a basso reddito.
Questo posizionamento e slancio potrebbero persistere, hanno aggiunto gli strateghi, poiché le valutazioni per i beneficiari di "maggiore reddito disponibile" sono rimaste indietro dalla pubblicazione della bozza, lasciando il paniere relativamente economico rispetto ai livelli storici.
È emersa anche una più ampia inclinazione verso titoli di qualità superiore. Per oltre un anno, i gestori hanno ruotato da titoli di bassa qualità a quelli di alta qualità, e ora sono sovrappesati sui nomi di alta qualità e sottopesati su quelli di bassa qualità "a livelli storicamente estremi".
"Vediamo supporto per un’ulteriore rivalutazione della qualità se la volatilità rimane elevata, cosa che a nostro avviso è probabile", hanno affermato gli strateghi.
In termini di preferenze settoriali, i Servizi di Comunicazione hanno registrato un’impennata di popolarità, mentre la Tecnologia dell’Informazione è rimasta indietro. I fondi ora detengono i Servizi di Comunicazione con "un sovrappeso di circa il 40%, vicino ai massimi storici", con nomi come Alphabet (NASDAQ:GOOGL) e Meta (NASDAQ:META) tra i titoli più ampiamente posseduti.
Al contrario, il settore Tech è sottopesato di circa il 10%, vicino ai minimi storici. Tuttavia, all’interno del Tech, l’ampiezza della proprietà è cambiata significativamente: NVIDIA Corporation (NASDAQ:NVDA) è ora detenuta dal 74% dei fondi, in aumento rispetto al solo 5% nel 2016, mentre Intel (NASDAQ:INTC) è scesa al 10% dal 26%.
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