Investing.com - Bank of America (NYSE:BAC) è intervenuta nella crisi bancaria in corso negli Stati Uniti, che ha spinto le banche a prendere in prestito 165 miliardi di dollari dalla Federal Reserve, compreso il record di 153 miliardi di dollari nella finestra di sconto sui prestiti.
La banca d'affari, che con JP Morgan (NYSE:JPM) e altri grandi banche ha versato 30 miliardi di depositi in First Republic Bank (NYSE:FRC), ha ricordato agli investitori che "il mondo ha vissuto 14 grandi recessioni negli ultimi 150 anni", innescate soprattutto da "guerre, situazioni di emergenza sanitaria e crisi bancarie".
"I prestiti d'emergenza, l'inasprimento degli standard di prestito delle banche, la contrazione del credito delle piccole imprese, l'aumento della disoccupazione non sono una novità sotto il sole", hanno scritto gli analisti di BofA in una nota ai clienti, aggiungendo che Wall Street potrebbe essere "troppo grande per fallire", dato che è "6 volte più grande di Main Street".
"Nella crisi bancaria statunitense degli ultimi 10 giorni, le cripto e l'argento sono state giocate "long panic", i Treasury a 2 anni long e sulle banche c'è stato un posizionamento "long contagion", mentre le azioni FAANG sono state posizionate come "long deflation", hanno osservato.
Discutendo questi posizionamenti, gli strategist hanno esortato gli investitori "a vendere il dollaro, le azioni e il credito", considerato il 2023 "come un punto di svolta per gli asset statunitensi".
"I minimi azionari saranno testati un'ultima volta nei prossimi mesi: diciamo che 'vendere l'ultimo rialzo della Fed' è una strategia corretta, come negli anni '70/'80 inflazionistici (i titoli sono scesi in 3 mesi dopo l'ultimo rialzo negli anni '70/'80)... 'comprare l'ultimo rialzo' ha funzionato negli ultimi 2 decenni disinflazionistici", hanno concluso.
Per quanto riguarda i flussi della settimana fino a mercoledì, BofA ha notato un "enorme" afflusso di 112,7 miliardi di dollari verso i mercati liquidi.