Investing.com - I futures del greggio USA salgono questo venerdì, dopo sei sedute consecutive in rosso grazie al dollaro debole che supporta la materia prima, mentre diminuiscono i timori per la possibile uscita del Regno Unito dall’Unione Europea, la cosiddetta Brexit.
I futures del greggio USA con consegna a luglio schizzano dell’1,43% a 46,87 dollari al barile, dopo aver segnato il minimo di un mese di 45,84 dollari ieri.
Sull’ICE Futures Exchange di Londra, il greggio Brent con consegna ad agosto rimbalza dell’1,91% a 48,09 dollari al barile, staccandosi dal minimo di un mese di 46,95 dollari della seduta precedente.
Il dollaro si è indebolito dopo che la Federal Reserve ha lasciato i tassi invariati a conclusione dei due giorni di vertice sulla politica monetaria mercoledì ed ha abbassato le previsioni sul numero degli aumenti dei tassi previsti nei prossimi due anni.
Il sentimento sul biglietto verde resta vulnerabile inoltre in seguito ai dati di ieri del Dipartimento per il Lavoro USA secondo cui il numero delle nuove richieste di sussidio di disoccupazione nella settimana terminata l’11 giugno è salito di 13.000 unità a 277.000.
Sempre ieri, il Dipartimento per il Commercio USA ha reso noto che i prezzi al consumo sono saliti dello 0,2% a maggio, meno dello 0,3% previsto. Su base annua i prezzi al consumo sono aumentati dell’1,0% il mese scorso, meno dell’1,1% previsto.
Gli investitori attendono ora la pubblicazione dei dati statunitensi sulle concessioni edilizie e le nuove costruzioni nel corso della giornata, per avere maggiori indicazioni sulla forza dell’economia.
Intanto, i timori per la possibilità di una Brexit si sono temporaneamente ridotti dal momento che la campagna per il referendum britannico è stata sospesa ieri, dopo la notizia che una deputata pro-UE, Jo Cox, è stata uccisa a colpi d’arma da fuoco durante un incontro con i cittadini.