ROMA (Reuters) - Stimolare l'economia fino ad avere una crescita di +1% nel 2017 è un "obiettivo ambizioso ma realizzabile".
Così il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, replica alla Banca d'Italia, che ieri ha messo in questione il quadro macroeconomico e di finanza pubblica diffuso il 27 settembre dal governo.
Lo scetticismo di Via Nazionale è dovuto al fatto che a fronte del target di +1% la crescita tendenziale è indicata a +0,6%.
Secondo Padoan l'effetto espansivo "non è una scommessa" ed è dovuto alla legge di Bilancio, che nel 2017 aumenta l'indebitamento netto in rapporto al Pil dall'1,6 al 2% programmatico, circa 7 miliardi.
Lo scenario tracciato dal governo lascia tuttavia perplessi gli economisti, perché sottintende un effetto moltiplicatore straordinario.
Anche l'Ufficio parlamentare di bilancio (Upb) ha espresso riserve, non validando per ora gli obiettivi programmatici.
Il Pil a +1% è "un obiettivo ottimistico secondo alcuni, ambizioso secondo altri, anche se realizzabile. Anche noi consideriamo che questo obiettivo sia ambizioso perché abbiamo il dovere di esserlo", replica Padoan durante un'audizione alla Camera.
Il ministro esclude sovrastime e spiega che i "moltiplicatori possono essere elevati in una fase di tassi e inflazione a zero. Quindi ci potrebbero essere sorprese positive".
E all'Upb che lamenta un "eccesso di ottimismo", Padoan promette tutte le informazioni necessarie a "chiudere il gap tra le previsioni".
Il ministro dovrà gestire anche il fronte europeo. Nel 2017 il saldo strutturale, calcolato al netto del ciclo e delle una tantum, resta immutato mentre la Commissione europea ha chiesto una correzione di 0,6 punti.
La differenza è superiore a mezzo punto percentuale, il margine di tolleranza oltre il quale si è in "deviazione significativa", stando alle regole comunitarie.
Inoltre, l'esecutivo vuole alzare il deficit di altri 0,4 punti di Pil portandolo al 2,4%.
"Il rischio deflazione continua e questo elemento ci fa dire siamo in circostanze eccezionali negative", dice Padoan riepilogando le ragioni che inducono l'esecutivo a chiedere nuovi spazi di manovra sul bilancio del prossimo anno.