ROMA (Reuters) - Le spese obbligate delle famiglie sono aumentate dal 1995 di oltre 5 punti percentuali, e in particolare quelle legate alla casa hanno subìto un incremento del 110%. Lo rileva un'analisi dell'Ufficio studi di Confcommercio pubblicata oggi.
Nel 1995 i consumi obbligati assorbivano il 36,6% della spesa delle famiglie, quota progressivamente salita fino all'attuale 41,9%. Contestualmente si è assottigliato il reddito disponibile reale delle famiglie, sceso tra il 2007 e il 2014 del 10,6%.
Tra le spese obbligate, quella pro capite per l'abitazione è passata in questi 20 anni da poco più di 1.900 euro a 4.012 (+110% appunto), "arrivando ad assorbire oltre il 24% dei consumi complessivi" come spiega una nota.
Ha contribuito a questo aumento la "crescita dei prezzi di quei beni e servizi, quali l'acqua e lo smaltimento rifiuti, gestiti a livello locale (oltre il 130% tra il 1995 e il 2015)".
Se da una parte, poi, si è compressa l'area della spesa destinata ai beni commercializzabili (come alimentari, abbigliamento e mobili), passata dal 46% del 1995 all'attuale 36,7%, dall'altra è invece aumentata dal 17,4% al 21,4% la quota destinata ai servizi il cui consumo rappresenta una libera scelta.