MILANO (Reuters) - Due oil service guidano la classifica dei titoli migliori e peggiori nell'indice Ftse Mib a Piazza Affari per il 2022: la star del listino milanese è Tenaris (BIT:TENR) con un balzo del 79%, mentre la maglia nera va a Saipem (BIT:SPMI) che registra un calo di circa il 76%.
Il forte balzo del prezzo del Brent ha avvantaggiato Tenaris, mentre Saipem ha subito le turbolenze legate all'aumento di capitale da 2 miliardi di euro concluso lo scorso luglio. Il forte recupero registrato nell'ultimo trimestre non è bastato a salvarla dall'ultimo posto in classifica.
Secondo i dati forniti da Borsa Italiana, alla chiusura di ieri, Leonardo si piazza al secondo posto con un rialzo annuale del 29,2%, seguita da Banco Bpm (BIT:BAMI) a +27,4%. Bene anche ENI (BIT:ENI) a +10,6% e al quinto posto Bper (BIT:EMII) a +6,4%.
Sul fronte opposto, la peggiore del 2022 dopo Saipem è Tim (BIT:TLIT) con un ribasso del 48,8% a ieri, cui si aggiunge l'ulteriore calo odierno. Male anche Nexi (BIT:NEXII) che registra una contrazione del 46,7% e Amplifon (BIT:AMPF) a -41,7%.
Molto vendute anche le utility, come Hera (BIT:HRA) (-30,95%), ENEL (BIT:ENEI) (-27,8%) e A2A (BIT:A2) (-27,2%),
Fuori dal paniere principale, andamento stellare per D'Amico International, società attiva nello shipping petrolifero che registra un incremento annuale che sfiora il 300% (+295,8%), mentre Saras (BIT:SRS), la società di raffinazione che fa capo alla famiglia Moratti, segna un balzo del 107,6%.
Sul fronte opposto, performance molto negativa per Italia Indipendent, il brand di "eyewear" fondato da Lapo Elkann che registra un rosso del 90,5%, il peggiore andamento a Piazza Affari per l'anno che sta per concludersi.
Quanto agli scambi, sono sostanzialmente stabili rispetto al 2021 con una media giornaliera di 2,2 miliardi di euro e una media di oltre 303.000 contratti. Il massimo giornaliero per contratti è stato raggiunto il 7 marzo con 854.001 contratti scambiati, picco per controvalore il 24 febbraio con 5,3 miliardi di euro, dice Borsa Italiana.
Intesa Sanpaolo (BIT:ISP) è stata l'azione più scambiata per controvalore, per un totale di 62 miliardi di euro, mentre Unicredit (BIT:CRDI) la più scambiata in termini di contratti con più di 5,5 milioni di contratti.
Per quanto riguarda le matricole di Borsa, nell'anno ci sono state 30 ammissioni, di cui 29 Ipo. A dicembre si contano sui mercati di Borsa Italiana 414 società quotate. Di queste, 223 società si trovano sul mercato Euronext (EPA:ENX) Milan e 190 su Euronext Growth Milan (il mercato di crescita dedicato alle piccole e medie imprese).
Rispetto alle 29 Ipo, 3 sono sbarcate su Euronext Milan e 26 su Euronext Growth Milan.
Infine, la capitalizzazione complessiva delle società quotate al 23 dicembre si attesta a 626,2 miliardi di euro, pari al 33,9% del Pil.
(Giancarlo Navach, editing Claudia Cristoferi)