Borsa Milano, avvio negativo, vendite diffuse su titoli difesa, banche, tengono utility

Pubblicato 21.03.2025, 09:43
© Reuters. Dettaglio dell'ingresso della Borsa di Milano.  REUTERS/Alessandro Garofalo

MILANO (Reuters) - Avvio di seduta negativo a Piazza Affari con l’indice che si muove un po’ volatile, ma senza la forza necessaria per ribaltare la situazione ribassista che sta colpendo i mercati da ieri.

Gli investitori tirano un po’ il fiato in attesa di sviluppi sul fronte della guerra in Ucraina. Secondo Donald Trump gli Usa sigleranno a breve con Kiev un accordo sui minerali e le risorse naturali e il tentativo della Casa Bianca di raggiungere un accordo di pace per l’Ucraina procede "piuttosto bene" dopo i colloqui con Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky.

Sul fronte macro, oggi, giornata povera di spunti. Si chiude una settimana in cui le principali banche centrali mondiali hanno espresso particolare cautela quanto al prosieguo dell’allentamento monetario, in un contesto viziato dalle numerose incognite sulle ricadute economiche delle politiche trumpiane sui dazi.

Intorno alle 9,30 l’indice Ftse Mib è in flessione dello 0,63%, dopo avere brevemente annullato le perdite.

A prevalere oggi sono ancora le vendite un po’ su tutti i comparti.

Arretra Nexi (BIT:NEXII) (-1,5%) dopo il rally di ieri sulle indiscrezioni di un’offerta da 850 milioni da parte di Tpg per la divisione Digital Banking Solutions.

L’indice delle banche segna un frazionale calo dello 0,10% con le big Intesa (BIT:ISP) e UniCredit (BIT:CRDI) rispettivamente in calo dello 0,3% e dello 0,2%. Mps (BIT:BMPS) annulla il rialzo iniziale (+0,2%), mentre Mediobanca (BIT:MDBI) cede lo 0,44% con lo sconto implicito sull’Ops lanciata dalla banca senese che si riduce all’1,5%.

Proseguono le vendite sul comparto difesa anche nel resto d’Europa dopo il rally. Leonardo tratta a -1,4%, Iveco -1,9%, Fincantieri (BIT:FCT) -1,6%.

Sempre debole Ferragamo (BIT:SFER) venduta anche oggi con un ribasso dell’1,7%.

Nuovo tonfo per De Nora, alle prese con il terzo calo consecutivo in scia a dati deludenti e a una revisione delle stime, cedendo l’1,4%. In tre giorni le azioni hanno ceduto oltre il 30% del loro valore.

Tengono, infine, le utility con Terna (BIT:TRN) e Snam (BIT:SRG) in rialzo dello 0,2%, Enel (BIT:ENEI) a +0,5% e stabile A2A (BIT:A2).

 

(Giancarlo Navach, editing Stefano Bernabei)

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