MILANO (Reuters) - Le attese di un avvio negativo a Wall Street dopo il taglio del rating sovrano Usa venerdì da parte di Moody’s sta penalizzando tutti i mercati europei, Milano inclusa, che interrompe così la lunga sequenza di sedute al rialzo.
La giornata era partita bene al traino delle banche che stanno comunque sostenendo il mercato.
Intorno alle 12,50 il Ftse Mib segna un ribasso dell’1,9%, ma questo calo non riflette l’andamento reale del mercato perché impattato dallo stacco cedole di 23 blue-chip, che ha un effetto negativo sull’indice pari all’1,76%.
Il futures sull’indice milanese scadenza giugno segna un calo dello 0,35%. Questo dato è quello che più rispecchia l’andamento reale del mercato oggi, osserva un trader.
I mercati stanno reagendo al downgrade del rating Usa da parte di Moody’s che venerdì sera ha portato a ’Aa1’ da ’Aaa’ il suo giudizio sulla prima economia del mondo citando tra le problematiche l’alto debito che ormai ha raggiunto i 36.000 miliardi di dollari.
I titoli in evidenza oggi:
Particolarmente toniche le banche che tornano sotto i riflettori dopo che sono state trascurate per alcune sedute. In particolare svettano BPER (BIT:EMII) con un balzo del 3,7%, Banca MPS (BIT:BMPS) a +3,4% e Banca Pop Sondrio a +1,9%. Segue anche Banco BPM a +1,7%. Tutti questi titoli hanno staccato le cedole stamani. Corre anche UniCredit (BIT:CRDI) con un balzo dell’1,4%, una delle poche banche che non ha staccato il dividendo oggi, su nuovi massimi dal 2011. Deutsche Bank (ETR:DBKGn) ha alzato il target price a 61,5 euro da 50,6 euro precedente. Ben raccolta Intesa (BIT:ISP) (+0,5%) post stacco cedola.
Debole Mediobanca (BIT:MDBI) che arretra dello 0,7%, penalizzata da Morgan Stanley (NYSE:MS) che ha tagliato il giudizio a ’Equal weight’ da ’Overweight’, ma ha alzato il target price a 22 euro da 21 euro.
Volatile Campari (LON:0ROY) che arretra dell’1% dopo un avvio in deciso rialzo.
Spunti su Pirelli (BIT:PIRC) a +1,3%, Buzzi (BIT:BZU) +1,7%, mentre ripiegano vistosamente Brunello Cucinelli (BIT:BCU), Moncler (BIT:MONC) e Ferragamo (BIT:SFER) in flessione di oltre il 3% dopo i dati sulle vendite al dettaglio cinesi di aprile che hanno deluso le aspettative.
Infine, andamento a due velocità per i titoli del calcio: la Juventus (BIT:JUVE) arretra del 3%, mentre la Lazio (BIT:LAZI) guadagna l’1,5% circa a valle dei risultati di ieri con entrambe le squadre ancora in corsa per l’ultimo posto disponibile in Champions League a una giornata dal termine del campionato.
(Giancarlo Navach, editing Andrea Mandalà)