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Borsa Milano, cauto rialzo su trimestrali, aprile in rosso, bene lusso, oil

Pubblicato 29.04.2022, 15:03
Aggiornato 29.04.2022, 15:10
© Reuters. Una donna davanti l'ingresso della Borsa di Milano. REUTERS/Flavio Lo Scalzo

MILANO (Reuters) - Piazza Affari prosegue con gli indici positivi nell'ultima seduta del mese, caratterizzato dalla guerra in Ucraina, e che si avvia a chiudere con un ribasso intorno al 3%.

I mercati sono sostenuti dal netto recupero dai tecnologici in Asia, anche se i dati deludenti di Amazon (NASDAQ:AMZN), resi noti ieri sera, stanno pesando sul futures del Nasdaq che è in calo dello 0,9% e questo fa presagire un avvio debole per l'indice nel pomeriggio.

Sullo sfondo resta sempre il tema del conflitto russo-ucraino che non accenna a trovare una soluzione e sta sfociando in una guerra del gas dopo lo stop russo alle forniture a Polonia e Bulgaria. Ieri missili russi sono piombati su Kiev durante la visita del segretario Onu Guterres, secondo le forze ucraine.

"L'intonazione delle borse resta positiva, grazie anche alle trimestrali solide, anche se i volumi sono sempre molto bassi", osserva un trader.

Intorno alle 12,50 l'indice FTSE Mib è in salita dello 0,5%, sotto i massimi di avvio. Volumi al lumicino di poco sopra quota 700 milioni.

Tra i titoli in evidenza:

Raccolta ENI (BIT:ENI) in salita dello 0,85% dopo una fiammata iniziale sull'onda di risultati trimestrali ben sopra le attese. "Riteniamo che il set di risultati significativamente migliori delle attese abbia implicazioni positive per il titolo. La qualità degli utili è confermata dalla generazione di cassa superiore alle nostre stime", scrive Equita nel daily.

Decisamente più tonica TENARIS (BIT:TENR) in crescita del 2,7% (il saldo da inizio anno è positivo per il 57%) post risultati del primo trimestre sopra le attese del mercato. Piatta SAIPEM (BIT:SPMI), mentre MAIRE TECNIMONT guadagna l'1%% dopo nuovi contratti nella produzione di idrogeno per 155 milioni annunciati ieri nel primo pomeriggio. Secondo Banca Akros, i contratti "confermano il know-how della società nel promettente settore dell'idrogeno".

SARAS in rialzo anche oggi a +3,5% grazie al recupero dei margini di raffinazione sul diesel.

Piatta GENERALI (BIT:GASI) che non reagisce alla conclusione della battaglia sulla governance che nell'assemblea odierna ha visto la vittoria della lista del Cda uscente gudiata da Philippe Donnet su quella di Caltagirone-Del Vecchio. MEDIOBANCA (BIT:MDBI) sale dello 0,6%. Sul resto dei bancari prevalgono gli acquisti, con le big UNICREDIT (BIT:CRDI) e INTESA SP (BIT:ISP) in sono salita rispettivamente dello 0,5% e dello 0,3%. Cedente e volatile MPS (BIT:BMPS) in calo dell'1,1%.

Sempre sugli scudi STM (EPA:STM) che guadagna l'1,2% dopo i risultati e le indicazioni emerse dalla call due giorni fa con gli analisti e oggi il forte balzo del tech asiatico.

Intonazione positiva anche per la paytech NEXI (BIT:NEXII) in rialzo di quasi il 2%.

Denaro anche sul lusso con TOD'S (BIT:TOD) in salita del 2,7%, seguita da CUCINELLI (BIT:BCU) (+1,6%), FERRAGAMO (BIT:SFER) (+3,4%) e MONCLER (BIT:MONC) (+2%).

© Reuters. Una donna davanti l'ingresso della Borsa di Milano. REUTERS/Flavio Lo Scalzo

Raccolto anche il comparto automotive con in testa CNH (BIT:CNHI) in salita del 2,1% in vista dei risultati martedì prossimo. Bene anche STELLANTIS che guadagna l'1,1%. Ritraccia PIRELLI (BIT:PIRC) (-1,4%) penalizzata dal taglio del prezzo obiettivo da parte di Jp Morgan (NYSE:JPM) a 6,20 euro da 7,50 euro.

Infine, denaro sulle azioni MFE con i titoli di categoria A in salita del 4,3% e di categoria B del 2,4% dopo l'annuncio della cedola a 0,05 euro con le prime che trattano a sconto rispetto alle azioni di categoria B. Oggi il broker Barclays (LON:BARC) ha tagliato il prezzo obiettivo per le "A" a 0,85 euro da 1,1 e per le "B" a 1,05 euro da 1,3 precedente.

(Giancarlo Navach, editing Stefano Bernabei)

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