MILANO (Reuters) - Avvio in leggero calo a Piazza Affari, in linea con l'apertura degli altri listini europei, con i mercati impegnati a valutare il possibile impatto delle politiche economiche e fiscali della nuova amministrazione Donald Trump, dopo l'insediamento del 47esimo presidente Usa ieri.
L'attenzione degli investitori è in particolare rivolta al tema dazi, dove non mancano le incertezze. Se da un lato Trump non ha annunciato l'imposizione immediata dei dazi promessi in campagna elettorale - e i mercati già ieri hanno tirato un sospiro di sollievo - dall'altro ha detto che potrebbe imporre tariffe del 25% sulle importazioni da Canada e Messico dal 1° febbraio in risposta all'ingresso illegale negli Usa di migranti e fentanyl.
Nonostante non ci siamo stati annunci per gli altri paesi "lo spettro dei dazi rimane e finché la questione non sarà chiara la volatilità rimarrà elevata e legata a qualsiasi post sui social e/o annuncio da parte di Trump", commentano gli strategist di Mps (BIT:BMPS) nel daily.
Sul fronte macro, se il desiderio non nascosto dei mercati è quello di vedere un proseguimento delle politiche economiche espansive, dall'altro ci sono timori sono che queste rischino di far ripartire l'inflazione, spingendo la Fed a un atteggiamento ancora più cauto nel suo percorso di allentamento monetario.
Intorno alle 9,50 il Ftse Mib cede lo 0,18% appesantito dal settore auto, a fronte di un settore finanziario generalmente positivo.
Tra i singoli titoli Stellantis (BIT:STLAM) è tra i peggiori del listino principale con un calo dell'1,6% in un contesto debole per tutto l'automotive europeo sulle prospettive di dazi sulle importazioni da Canada e Messico. Pesano anche i dati sulle immatricolazioni di auto europee di dicembre che, per il gruppo italo-francese vedono la conferma della sottoperformance rispetto al mercato, (-6,7% vs +4,1%).
In calo anche Pirelli (BIT:PIRC) a -1%, mentre Ferrari (BIT:RACE) limita il ribasso allo 0,2% circa.
Dopo un avvio poco movimentato, Generali (BIT:GASI) flette dello 0,6% nel giorno dell'annuncio dell'accordo con il gruppo francese Bpce per la creazione di una joint venture con Natixis nell'asset management con l'obiettivo di creare un campione europeo del settore con 1.900 miliardi di asset in gestione. Per banca Akros si tratta di una "notizia positiva" anche se la struttura della nuova società è linea con le indiscrezioni circolate nei giorni scorsi.
Tra i bancari rialzi attorno a mezzo punto percentuale per UniCredit (BIT:CRDI) e Bper (BIT:EMII). Meglio Banca Mediolanum (BIT:BMED) in progresso di oltre l'1%.
Nel resto del listino Diasorin (BIT:DIAS) guadagna l'1,9%, mentre all'opposto Campari (LON:0ROY) perde oltre il 2%.
(Andrea Mandalà, editing Francesca Piscioneri)