Mercati azionari forti, ma attenzione al dato che chiuderà la settimana!
MILANO (Reuters) - Piazza Affari arrotonda il ribasso con l’avvicinarsi dell’apertura di Wall Street, che i futures preannunciano in calo.
I mercati internazionali sono innervositi dalle crescenti tensioni in Medio Oriente che non accennano a raffreddarsi.
Gli scontri tra Israele e Iran alimentano peraltro timori di un calo dell’offerta di petrolio, spingendo i prezzi del greggio.
Intorno alle 12,50 l’indice Ftse Mib perde l’1,5% con volumi intorno a 1,25 miliardi di euro.
Tra i titoli in evidenza:
Il settore bancario è quello più colpito dalle vendite in tutta Europa, mentre lo sguardo degli investitori si allunga alla riunione della Fed che termina domani. L’indice italiano perde il 2,8% e i ribassi vanno dal -3,5% di Unicredit (BIT:CRDI) e al -1,7% di Mediobanca (BIT:MDBI).
Riduce il rialzo iniziale Stellantis (BIT:STLAM) (+0,6%), che resta comunque in controtendenza dopo il giudizio positivo di Kepler Cheuvreux che ha alzato il target price a 12 euro da 10 e confermato il giudizio "buy".
Bene i titoli legati al prezzo del greggio come Saipem (BIT:SPMI) (+1,5%), Eni (BIT:ENI) (+0,6%), Tenaris (BIT:TENR) (+1%).
(Claudia Cristoferi, editing Gianluca Semeraro)