Di Alessandro Albano
Investing.com - Prosegue in rialzo la terza seduta del nuovo anno per Piazza Affari in linea con le colleghe europee, con il FTSE MIB che scambia in rialzo dello 0,7% oltre i 24.600 punti, dopo aver chiuso il 2022 sotto la soglia dei 24 mila.
Tra i singoli titoli, bene le banche aiutate anche dal calo dei rendimenti del Btp, con Intesa (BIT:ISP) e UniCredit (BIT:CRDI) in rialzo dell'1,3% e 2,3%. Sprint di Banco Bpm (BIT:BAMI) al +4,2%.
Bene anche le utilities: Enel (BIT:ENEI) +3%, Terna (BIT:TRN) +1,8%, e Snam (BIT:SRG) +1,2%.
Tra le tlc, corre Telecom Italia (BIT:TLIT), +3,8%, sulle possibilità di nuovi aggiornamenti in merito al futuro della rete unica dopo il nulla di fatto sul MoU di Cdp scaduto a fine dicembre.
Dall'altra parte, ribassi per i titoli legati al greggio con i prezzi dell'oro nero in calo, con Eni (BIT:ENI) e Tenaris (BIT:TENR) (le migliori del 2022) in calo dell'1,7% e 5,8%.
In merito al petrolio, scrive in una nota Craig Erlam di Oanda, le prospettive restano "molto incerte", il che dovrebbe garantire "un'elevata volatilità dei prezzi".
"Il tetto massimo dei prezzi imposto dal G7 ha avuto finora un impatto limitato, e lo stesso si può dire della risposta della Russia, ma le cose potrebbero cambiare se i prezzi del petrolio continueranno a salire, avvicinando sempre più il greggio russo al livello del tetto massimo e costringendo il blocco occidentale a prendere decisioni molto difficili", afferma l'analista.