MILANO (Reuters) - Piazza Affari è in calo a fine mattina, appesantita come il resto d'Europa dai timori legati alla guerra in Ucraina e alla prospettiva di un aggressivo inasprimento della politica monetaria Usa.
Pesa anche l'andamento negativo dei futures Usa che preannuncia un avvio debole a Wall Street.
"L'umore degli investitori è depresso dalla paura di una escalation della guerra russa contro l'Ucraina e del suo impatto geopolitico ed economico, cui si aggiunge un po' di tensione sui prossimi aumenti dei tassi di interesse", dice un trader secondo cui - in assenza di spunti significativi - prevalgono movimenti di piccolo cabotaggio.
Intorno alle 12,30 l'indice FTSE Mib cede l'1,7%, condizionato dallo stacco cedole di diverse blue chip come Banco BPM, CNH Industrial (BIT:CNHI), Ferrari (BIT:RACE), Prysmian (BIT:PRY), Stellantis (BIT:STLA), UniCredit. Il futures con scadenza a giugno limita il calo a -0,9%, più in linea con gli indici europei.
Volumi intorno a 1 miliardo di euro.
Tra i titoli in evidenza:
Tra gli spunti positivi gli energetici con Eni (BIT:ENI) e Saipem (BIT:SPMI) (+2,1%), qualche banca come Unicredit (BIT:CRDI) e Banco BPM (+1,8% circa), l'automotive con Iveco e Stellantis.
Scendono invece Intesa Sanpaolo (BIT:ISP), Mediobanca (BIT:MDBI) e le assicurazioni come Generali (BIT:GASI) (-3%), i finanziari come Nexi (BIT:NEXII).
Deboli Telecom (BIT:TLIT), Amplifon (BIT:AMPF), Diasorin (BIT:DIAS).
Tra le più piccole vivace Marr (+2,7%): Equita sottolinea le indicazioni positive giunte dalla stampa sulla ripresa del turismo a Pasqua, che potrebbe spingere i risultati trimestrali della foodservice company oltre le attese.
(Claudia Cristoferi, editing Francesca Piscioneri)