MILANO (Reuters) - Indici in lieve rialzo a Piazza Affari in una seduta che non offre grandi spunti con volumi decisamente contenuti.
Gli investitori stentano a prendere posizione, a parte alcuni titoli sui quali influiscono notizie più specifiche.
In una seduta avara di dati macro, in attesa dell'inflazione europea e Usa in settimana, tutta l'attenzione odierna è rivolta ai risultati di Nvidia, la leader nell'intelligenza artificiale, nel corso della giornata.
Le aspettative del mercato per la trimestrale sono altissime e qualsiasi previsione da parte del produttore di chip che non risulti eccezionale potrebbe turbare la fiducia degli investitori nel rally alimentato dall'intelligenza artificiale.
Piatti anche i futures sugli indici azionari Usa.
Intorno alle 11,30 il Ftse Mib sale dello 0,23% Volumi pari a poco meno di 400 milioni di euro circa.
Titoli in evidenza:
Su tutti svetta Maire con un balzo del 9,3% tornando sui massimi da fine luglio, dopo l'avvio della copertura da parte di Jefferies che ha anche messo un prezzo obiettivo molto alto, a 10 euro, con un potenziale di crescita di circa il 40%.
Ben raccolto anche il comparto delle utility, con in testa A2A (BIT:A2) a +1,5%, bene anche Hera (BIT:HRA) a +1% e Iren (BIT:IREE) a 0,6%.
Storna lievemente Telecom Italia (BIT:TLIT) (-0,17%) dopo il rally delle ultime sedute innescato dalle indiscrezioni sulla possibile vendita della quota detenuta da Vivendi (EPA:VIV).
Piatta Fincantieri (BIT:FCT) dopo un balzo di oltre l'1,4% a seguito dell'annuncio della commessa della controllata norvegese Vard Island Offshore. Secondo il broker Equita, "l'ordine dovrebbe avere un valore intorno ai 50 milioni e conferma il solido momentum del settore Offshore di Fincantieri".
In scia si muove al rialzo anche Leonardo +1,5%.
Brunello Cucinelli (BIT:BCU) sale intorno all'1% con gli investitori che si stanno posizionando sul titolo in vista dei risultati semestrali oggi a mercati chiusi. Equita si attende "un semestre supportive con Ebit margin in più deciso miglioramento".
Leggeri realizzi tra i bancari, con Intesa (BIT:ISP) che cede lo 0,15%, Unicredit (BIT:CRDI) lo 0,18%, mentre fanno un po' peggio Mps (BIT:BMPS) a -0,3% e Banco Bpm (BIT:BAMI) a -0,5%.
(Giancarlo Navach, editing Stefano Bernabei)