MILANO (Reuters) - Piazza Affari vira in deciso ribasso assieme al resto delle borse europee e ai futures di Wall Street, partiti bene e ora in netto calo all’indomani delle decisioni della Fed sui tassi e dei commenti di Powell sulle prospettive dell’economia Usa.
Dopo una prima accoglienza positiva, oggi gli investitori sembrano guardare più alle incertezze messe in luce dal presidente della Fed a causa della politica commerciale di Trump.
Il ribasso è guidato in tutta Europa da banche e settore difesa. Un trader lega il movimento di correzione alle attese per il Consiglio europeo che si tiene oggi e domani. Qualcuno, dice, inizia a temere un esito deludente dopo che le aspettative di massicci investimenti in infrastrutture e difesa avevano spinto i mercati.
Dopo un avvio stabile, il Ftse Mib è scivolato fino a quasi -2% e intorno alle 12,15 scende dell’1,6%. Volumi intorno a 1,5 miliardi di euro.
Tra i titoli in evidenza:
Resta brillante Nexi (BIT:NEXII) (+2,2%, seppur sotto i massimi iniziali) sulle indiscrezioni di un’offerta da 850 milioni da parte di Tpg per la divisione Digital Banking Solutions.
Tra i pochi rialzi i titoli difensivi, come Diasorin (BIT:DIAS), Amplifon (BIT:AMPF) e le utility.
L’indice delle banche segna invece un calo di oltre 2%, in linea con l’omologo europeo. Intesa Sanpaolo (BIT:ISP) e Unicredit (BIT:CRDI) perdono circa il 2,5%.
Affonda il comparto difesa in tutta Europa. Leonardo tratta a -3,2%, Iveco -3%, Fincantieri (BIT:FCT) -3,9%.
Male anche tutto il settore auto, con Stellantis (BIT:STLAM) a -3,2%.
Webuild perde il 4,6% dopo i rialzi legati alle attese di crescenti spese per le infrastrutture in Europa.
Sempre debole Ferragamo (BIT:SFER) a -3,8%.
Nuovo tonfo per De Nora (-8,5%) dopo il crollo di ieri in scia a dati deludenti e a una revisione delle stime.
(Claudia Cristoferi, editing Sabina Suzzi)