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Borsa Milano in pesante calo su tensioni Ucraina, a picco Tim e banche

Pubblicato 04.03.2022, 17:37
Aggiornato 04.03.2022, 17:46
© Reuters. Una donna davanti l'ingresso della Borsa di Milano. REUTERS/Flavio Lo Scalzo

© Reuters. Una donna davanti l'ingresso della Borsa di Milano. REUTERS/Flavio Lo Scalzo

MILANO (Reuters) - Piazza Affari si avvia a chiudere la seduta in pesante ribasso sulla scia delle tensioni dovute al conflitto in Ucraina.

Nonostante l'indicazione positiva giunta dai dati sull'occupazione Usa di febbraio, Wall Street ha aperto in rosso, in un contesto globale dei mercati che vede gli investitori rifugiarsi su bond governativi e oro mentre i prezzi delle materie prime si mantengono su livelli elevati.

L'incendio scoppiato alla centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia, la seconda più grande d'Europa, in seguito agli scontri delle prime ore di oggi ha scatenato il panico sui mercati, anche se il rogo è stato in seguito domato, con livelli di radiazioni rimasti nella norma e strutture essenziali della centrale non compromesse.

Intorno alle 16,30 il FTSE Mib perde il 5,6%.

Tra i titoli in evidenza:

Telecom Italia (MI:TLIT) - che ha toccato un nuovo minimo storico a 0,2456 euro - lascia sul terreno oltre il 15%, che si aggiunge al -14% con il quale il titolo ha chiuso la seduta di ieri post risultati 2021 e guidance fornita dal gruppo sul 2024, che non sono piaciuti al mercato. Le azioni risparmio cedono il 18%.

Sale invece dello 0,3% Inwit (MI:INWT), tenutasi in territorio positivo per l'intera sessione, dopo che l'AD di Tim ha detto ieri che la società prevede di raccogliere 1,3 miliardi di euro dalla vendita di una partecipazione indiretta del 12,4% in Inwit al consorzio guidato da Ardian.

Pesante lettera anche sul settore bancario, con l'indice di riferimento che affonda del 9,4%, penalizzato dai rischi legati all'esposizione in Russia e più in sofferenza rispetto all'indice europeo (-5,7%). Le peggiore è Unicredit (MI:CRDI), che perde il 13,5%, seguita da Popolare di Sondrio (-9,9%) e Bper (MI:EMII) (-9%). Intesa Sanpaolo (MI:ISP), Banco Bpm (MI:BAMI) e Banca Mps (MI:BMPS) arretrano tra il 6,2% e il 7,8%.

Cede anche il lusso, con Tod's (MI:TOD) che perde quasi il 12,3% e Ferragamo (MI:SFER) che segna -11%.

Sanlorenzo, attiva nella nautica di lusso, è in asta di volatilità dopo un calo del 12,8% circa.

In ribasso del 4,6% circa Generali (MI:GASI). La compagnia ha detto ieri sera che uscirà dal mercato russo a seguito dell'invasione dell'Ucraina da parte di Mosca.

© Reuters. Una donna davanti l'ingresso della Borsa di Milano. REUTERS/Flavio Lo Scalzo

I titoli petroliferi perdono terreno dopo i recenti rally legati all'aumento del prezzo del petrolio, con Eni (MI:ENI) in flessione del 6,2%, Saipem (MI:SPMI), che cede il 4,6%, mentre Tenaris (MI:TENR) recupera parte delle perdite e cede lo 0,9%.

Gas Plus affonda del 15,9%.

(Federico Maccioni, editing Sabina Suzzi)

Ultimi commenti

Assurda la borsa italiana..... meglio investire altrove
che disastro altro che default della russia, qua siamo andati noi in default
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