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MILANO (Reuters) - Dopo il debole avvio Piazza Affari recupera terreno aiutato dalla ripresa di bancari ed energetici in un mercato che cerca di digerire l'atteggiamento più 'hawkish' del previsto mostrato ieri dalla Fed al termine della prima riunione del 2022.
Ieri sera l'istituto centrale Usa ha aperto la strada a un rialzo dei tassi in marzo e ribadito l'intenzione di porre fine contestualmente agli acquisti di titoli, in quella che il presidente Jerome Powell ha definito una battaglia serrata contro l'inflazione.
Sul fronte delle tensioni geopolitiche in Ucraina i mercati sembrano apprezzare i tentativi di Russia e dei paesi occidentali di muoversi sulla via della diplomazia.
Uno sguardo viene rivolto dagli investitori anche alla politica italiana dove la corsa al Quirinale entra nel vivo, anche se la votazione odierna, la prima con maggioranza assoluta, non dovrebbe essere ancora decisiva.
"A oggi l'idea è che, qualunque sia l'esito delle elezioni presidenziali, non ci saranno particolari conseguenze sulla tenuta del governo, anche se il rischio può esserci" commenta un operatore.
Intorno alle 13,00 il FTSE Mib è in rialzo dello 0,3%.
Tra i titoli in evidenza:
STM (PA:STM) prosegue in vetta al listino principale con un rialzo di oltre il 4% dopo aver annunciato i risultati del quarto trimestre e una guidance su investimenti e ricavi sopra le attese grazie alla forte domanda.
Tonica anche Leonardo (+2%) dopo che ieri, in merito ad alcune indiscrezioni stampa, ha detto di non avere preso alcuna decisione formale riguardo la possibile vendita di alcune attività della controllata Drs ma che valuta costantemente diverse opzioni, tra cui la possibilità di procedere alla valorizzazione di alcune linee di business.
Tra i petroliferi forte Tenaris (MI:TENR) in rialzo del 2,7% mentre Eni (MI:ENI) avanza dello 0,7%. Il greggio avanza ai massimi di sette anni intorno a 90 dollari il barile, sostenuto dalla crisi in Ucraina.
Nel settore bancario in evidenza Bper (MI:EMII) a +1,7% e Intesa Sanpaolo (MI:ISP) a +1,3% a fronte di un rialzo dello 0,6% circa dell'indice settoriale bancario italiano.
Stellantis (MI:STLA) in progresso del 2% dopo l'annuncio sulle intenzioni di aumentare la partecipazione azionaria nella joint venture con Gac Group in Cina dal 50% al 75%.
Telecom Italia (MI:TLIT) perde lo 0,9% circa in un mercato che sempre di più assegna allo scenario di scorporo maggiori probabilità rispetto alla concretizzazione dell'offerta di Kkr.. Ieri il Cda del gruppo telefonico ha deciso, all'unanimità, di affidare all'AD Pietro Labriola il mandato di esplorare possibili opzioni strategiche per gli asset infrastrutturali del gruppo, anche attraverso soluzioni che comportino il superamento dell'integrazione verticale, ovvero la separazione dei servizi dalla rete.
Generali (MI:GASI) sale dello 0,75% dopo gli accordi annunciati stamani per diventare azionista di maggioranza nelle joint venture in India, nei segmenti Vita e Danni.
In deciso calo Prysmian (MI:PRY) a -3,2% e Amplifon (MI:AMPF) che arretra di oltre tre punti percentuali.
(Andrea Mandalà, in redazione a Milano Gianluca Semeraro)
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