MILANO (Reuters) - A Piazza Affari, come sugli altri mercati europei, prevale il segno positivo dopo che l’Ucraina ha accettato la proposta Usa per un cessate il fuoco di 30 giorni con la Russia.
Anche a Wall Street i futures sugli indici Usa sono in rialzo, indicando un rimbalzo della borsa dopo il calo di ieri, con il mercato impegnato a soppesare l’impatto della politica sui dazi del presidente Donald Trump in attesa dei dati chiave odierni sui prezzi al consumo di febbraio.
Intorno alle 11,40 il Ftse Mib sale dell’1,2%. Volumi poco sotto 1 miliardo di euro.
I titoli in evidenza oggi:
Gli acquisti premiano i bancari, che a livello di indice italiano mettono a segno un +2,4% in un contesto ampiamente positivo per il comparto in tutta Europa. UniCredit (BIT:CRDI) balza del 3% circa, Banco Bpm (BIT:BAMI) e Intesa Sanpaolo (BIT:ISP) di oltre il 2%.
Nel settore focus su Banca Pop Sondrio (+2,8%), che ha presentato il piano 2025-2027 in cui punta a una significativa crescita della distribuzione e a mantenere l’utile a livelli record, nel tentativo di convincere gli azionisti a respingere l’offerta non concordata da parte di Bper Banca (BIT:EMII) (+2%).
In cima al paniere principale svetta con un balzo del 4,4% Prysmian (BIT:PRY), che già ieri aveva avviato un rimbalzo dopo le recenti performance negative legate ai timori di dazi e al calo del settore tecnologico. Tra gli industriali bene anche Pirelli (BIT:PIRC) che sale del 2,5%.
Sul fronte opposto le prese di beneficio penalizzano Leonardo (-3,7%), protagonista di un recente rally legato al piano europeo di aumento della spesa per la difesa che ha portato un balzo del titolo da inizio anno a circa +70%. Equita ha tagliato il rating a ’hold’ proprio alla luce della forte performance azionaria, "pur sapendo che il news flow del settore difesa resterà positivo e come Leonardo sia ben posizionata per cavalcarlo, oltre ad aver dimostrato capacità nel raggiungere quanto promesso".
Pesante anche Erg, in ribasso del 5,5% dopo una flessione arrivata fino al 9% sulla scia di un taglio dell’outlook 2026 per la cautela sulla crescita futura.
(Sabina Suzzi, editing Gianluca Semeraro)