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Borsa Milano, indici deboli su timori Usa, giù il lusso con Cucinelli e Moncler, sale Saras

Pubblicato 23.05.2023, 16:35
Aggiornato 23.05.2023, 16:36
© Reuters. L'edificio della Borsa di Milano è visibile nel centro di Milano il 18 marzo 2013.

MILANO (Reuters) - Seduta negativa a Piazza Affari che risente del calo di Wall Street alle prese con il braccio di ferro fra democratici e repubblicani sul tetto al debito Usa dopo un altro round di colloqui infruttuoso a pochi giorni da un potenziale default.

Un trader segnala che oggi non c'è grande voglia di investire sull'azionario.

Intorno alle 16,20 il Ftse Mib mostra un calo dello 0,46%. Volumi molto contenuti pari a poco meno di 900 milioni dieuro.

Tra i titoli in evidenza:

In deciso ribasso il comparto del lusso, in forte calo in tutta Europa in quella che sembra una tipica rotazione settoriale dopo forti guadagni. L'indice europeo cede il 3,9%, mentre si guarda ai segnali di indebolimento della domanda Usa e si torna parlare di incremento di casi Covid in Cina. A Milano, BRUNELLO CUCINELLI (BIT:BCU) cede il 3,5%, MONCLER (BIT:MONC) -5%. Giù anche FERRARI (NYSE:RACE) a -2,8%.

Debole il comparto delle utility che paga sempre la competizione diretta con i titoli di Stato il cui rendimento supera abbondantemente il 4% per il decennale. SNAM (BIT:SRG) cede lo 0,8%, mentre sono poco mosse TERNA (BIT:TRN), ENEL (BIT:ENEI) A2A (BIT:A2).

Nel comparto oil svetta SARAS con un balzo del 3,6% grazie al ritorno della crescita del margine di raffinazione petrolifera a maggio dopo il calo ad aprile, come evidenzia Bestinver nel daily. "I margini stanno iniziando a beneficiare della crescita della domanda di benzina durante la driving season negli Usa e la domanda di petrolio per i sistemi di raffreddamento, in particolare in Asia e Medioriente", scrive il broker.

Raccolta anche SAIPEM (BIT:SPMI), in salita del 3,1%.

Banche deboli dopo il rally di ieri. A parte MPS (BIT:BMPS) che sale del 3,5% circa, sul resto del comparto prevalgono le vendite, come su BANCO BPM (BIT:BAMI) (-0,4%) e BPER (BIT:EMII) (-0,9%). Vendute anche le big UNICREDIT (BIT:CRDI) e INTESA SP (BIT:ISP).

© Reuters. L'edificio della Borsa di Milano è visibile nel centro di Milano il 18 marzo 2013.

Grazie alle ricoperture la JUVENTUS (BIT:JUVE) balza del 2,5% nonostante la penalizzazione di 10 punti annunciata ieri sera, che a due giornate dalla fine del campionato sancisce una sua probabile esclusione dalla Champions League. Ben raccolta invece è la LAZIO (BIT:LAZI) (+1,8%) che, al secondo posto in classifica, brinda alla matematica certezza di parteciparvi.

Corre BANCA PROFILO (+3,8% a 0,21 euro) dopo che Arepo Bp (LON:BP), azionista di controllo della banca, ha raggiunto un accordo vincolante per la vendita alla società di gestione francese di fondi di investimento alternativi Twenty First Capital del 29% del capitale dell'istituto al prezzo di 0,2637 per azione.

(Giancarlo Navach, editing Claudia Cristoferi)

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