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MILANO (Restereste) - Indici lievemente positivi a Piazza Affari che oggi è quasi interamente influenzata dai risultati trimestrali.
A livello globale il contesto resta moderatamente positivo dopo la decisione della Fed di avviare il tapering, allontanando le ipotesi di un rapido aumento dei tassi di interesse perché continua a ritenere transitorie le pressioni inflazionistiche. I mercati asiatici oggi si sono presi una pausa dal rally penalizzati dai nuovi ribassi dei titoli immobiliari cinesi
A Wall Street ieri nuovi massimi storici in chiusura per il Nasdaq e lo S&P500 per la sesta volta consecutiva.
Intorno alle 9,45 il FTSE Mib sale dello 0,18%.
Tra i titoli in evidenza:
Forte balzo per Maire Tecnimont arrivata a guadagnare oltre il 10% per poi stabilizzarsi intorno a +7,9%, i massimi da ottobre 2018. Ieri a mercati aperti la oil service ha reso noti i risultati dei nove mesi, con un utile in salita del 72,6% e attese di volumi in crescita nei prossimi trimestre. Il titolo ha guadagnato il 2,6%. "Evidentemente impattano i conti di ieri", si limita a dire un trader.
Effetto conti anche su Leonardo che cede il 2,9% dopo i risultati dei nove mesi chiusi con ricavi in crescita del 6% a 9,6 miliardi e ordini per 9,3 miliardi (+9%). Secondo il broker Bestinver, i risultati sono in linea con le attese, l'utile netto ben sopra, mentre l'Ipo Drs è stata posticipata.
Enel (MI:ENEI) cede l'1,1% dopo i nove mesi resi noti ieri sera che vedono un risultato netto ordinario di 3.289 milioni di euro, in contrazione dell'8,5% rispetto allo stesso periodo del 2020 su ricavi pari a a 57.914 milioni, in salita del 17,1%. Confermata la guidance per l'anno. Il broker Jefferies scrive nel daily che la società ha confermato gli obiettivi per il 2021, tuttavia il management si attende un debito per l'anno simile a quello del terzo trimestre di 54 miliardi. "Questo è significativamente superiore rispetto al consensus fornito dalla società di circa 50 miliardi", si legge nelle nel report.
Sempre tonica Tim (MI:TLIT) (+2,95%) che prosegue il balzo di ieri, innescato dopo che Reuters e altri hanno scritto che starebbe considerando una operazione sulle rete con Open Fiber, anche rinunciando al controllo. Secondo un trader "il mercato apprezza perché si tratta della valorizzazione di un asset".
Sul fronte delle banche, stabili Unicredit (MI:CRDI) e Intesa Sanpaolo (MI:ISP). In salita dello 0,8% Banco Bpm (MI:BAMI) che ha stamani presentato il piano al 2024 con obiettivo di crescita dell'utile a oltre un miliardo a fine piano e una redditività sostenuta dallo sviluppo nel risparmio gestito e del business assicurativo che l'istituto prevede di internalizzare.
Sempre in gran spolvero il lusso con Brunello Cucinelli (MI:BCU) che cresce del 3,2%, Moncler (MI:MONC) dello 0,5% e Tod's (MI:TOD) del 2,3%.
Fuori dal paniere, bene DoValue (MI:DOVA) in salita del 3,4% dopo i conti trimestrali che sono piaciuti al mercato perché sopra le attese, sottolinea un trader.
Venduta Pierrel (-4,8%) dopo lo strappo al rialzo a due cifre ieri sull'annuncio dell'uscita dalla "grey list" di Consob.
(Giancarlo Navach, in redazione a Roma Stefano Bernabei)
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