Borsa Milano nervosa e volatile su attesa dazi e scadenze tecniche, realizzi su difesa

Pubblicato 21.03.2025, 13:09
© Reuters. Passanti vicino al palazzo della Borsa di Milano, a Milano, Italia, 27 novembre 2023. REUTERS/Claudia Greco

MILANO (Reuters) - Indici negativi a Piazza Affari in una seduta volatile, contrassegnata dalle scadenze tecniche trimestrali su futures e opzioni che condizionano in maniera anomala l’andamento dei titoli.

A livello più generale oggi gli investitori stanno tirando un po’ il fiato in attesa di sviluppi sul fronte della guerra in Ucraina. Secondo Donald Trump gli Usa sigleranno a breve con Kiev un accordo sui minerali e le risorse naturali e il tentativo della Casa Bianca di raggiungere un accordo di pace per l’Ucraina procede "piuttosto bene" dopo i colloqui con Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky.

Quanto ai dazi la prossima settimana sarà quella che precede l’entrata in vigore delle tariffe reciproche Usa-Unione europea.

Secondo un trader, è probabile che le prossime sedute saranno comunque molto volatili con i mercati particolarmente nervosi.

Intorno alle 12,50 l’indice Ftse Mib è in flessione dello 0,45%. Volumi pari a 2,4 miliardi di euro, gonfiati dalle scadenze tecniche.

I titoli in evidenza oggi:

Arretra Nexi (BIT:NEXII) (-2,7%) dopo i guadagni di ieri sulle indiscrezioni di un’offerta da 850 milioni da parte di Tpg per la divisione Digital Banking Solutions.

L’indice delle banche segna un frazionale calo dello 0,20% con le big Intesa Sanpaolo (BIT:ISP) e Unicredit (BIT:CRDI) in lieve calo. Mps (BIT:BMPS) poco mossa e Mediobanca (BIT:MDBI) cedente con lo sconto implicito sull’Ops lanciata dalla banca senese che si riduce all’1,8%.

Proseguono le vendite sul comparto difesa anche nel resto d’Europa dopo il rally. Leonardo tratta a -3%, Iveco -1,5%, Fincantieri (BIT:FCT) -2,5%. Secondo un trader, si tratta di prese di beneficio in un comparto salito molto di recente sulle attese di un incremento delle spese militari. Mediobanca Securities scrive nel daily che "l’attuale contesto macro resta supportivo per il portafoglio ordini di Leonardo e Fincantieri".

Venduta anche oggi Ferragamo (BIT:SFER), in ribasso dell’1,8%.

Nuovo ribasso per De Nora (-2,4%), alle prese con il terzo calo consecutivo in scia a dati deludenti e a una revisione delle stime. In tre giorni le azioni hanno ceduto oltre il 30% del loro valore.

Tengono le utility con Terna (BIT:TRN) e Snam (BIT:SRG) in rialzo rispettivamente dello 0,9% e dello 0,4%, Enel (BIT:ENEI) a +0,6%. Stabile A2A (BIT:A2), mentre Acea (BIT:ACE) balza del 2%.

Infine, fra i minori corre Newlat Food a +5,2% dopo il piano.

Perde oltre il 10% Datalogic post risultati. Equita sottolinea che "i risultati del quarto trimestre sono stati migliori delle attese grazie ai margini". Il broker ha tuttavia ridotto le stime di Ebitda 2025 del 12% "ad un livello coerente con il consensus" e il target price a 5,8 euro per azione da 6,6 euro.

(Giancarlo Navach, editing Sabina Suzzi)

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