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Borsa Milano, pesante su incertezze settore bancario europeo, a picco titoli del comparto

Pubblicato 24.03.2023, 15:42
Aggiornato 24.03.2023, 15:45
© Reuters. Alcune persone di fronte a Palazzo Mezzanotte, sede della Borsa di Milano. 8 novembre 2011.  REUTERS/Alessandro Garofalo (ITALY - Tags: POLITICS BUSINESS)

MILANO (Reuters) - Le incertezze sul settore bancario tornano a pesare a Piazza Affari, così come su tutti i listini europei che ridimensionano il recupero di inizio settimana.

Il rinnovato clima di avversione al rischio sull'intensificarsi dei timori sulla stabilità del settore finanziario allontana gli investitori dall'azionario per rivolgersi nei porti più sicuri dell'obbligazionario.

In una settimana che si aperta con il salvataggio della svizzera Credit Suisse i riflettori, segnalano nelle sale operative, sono puntati oggi su Deutsche Bank (ETR:DBKGn).

Il titolo dell'istituto tedesco perde oltre il 12% che si accompagna al balzo, già a partire della serata di ieri, dei Cds.

Un trader sottolinea l'instabilità del settore bancario alle prese con gli episodi di crisi in Usa e Europa e con le prospettive di una fine, ormai prossima, della stretta monetaria che rende il comparto meno attraente.

"E' una classica situazione di incertezza totale. Inoltre oggi è venerdì e nessuno ha voglia di tenere posizioni sulle banche", commenta il trader, aggiungendo che i cali dei titoli bancari italiani sono tuttavia accompagnati da scarsi volumi.

Segnali negativi arrivano inoltre da Wall Street dove i futures puntano ad un avvio in calo, anche in questo caso sui timori per lo stato di salute del settore bancario, soprattutto quelle delle piccole e medie banche.

In questo quadro passano cosi in secondo piano l'accelerazione dei Pmi servizi nella zona euro, anche se il manifatturiero resta in contrazione.

Intorno alle 12,10 l'indice FTSE Mib è in calo del 2,8%. Volumi pari a circa un miliardo di euro.

Tra i titoli in evidenza:

L'indice del settore bancario italiano perde il 4,8% con la peggiore performance giornaliera dal metà mese. Pioggia di vendite su UNICREDIT (BIT:CRDI), BPER (BIT:EMII), BANCO BPM (BIT:BAMI) e MPS (BIT:BMPS) con cali nell'ordine del 5% e del 6%. Male anche INTESA SANPAOLO (BIT:ISP) che perde il 4,3%.

Ribassi estesi a tutto il settore finanziario, con FINECO, BANCA MEDIOLANUM (BIT:BMED), AZIMUT (BIT:AZMT) e ANIMA HOLDING in ribasso tra il 2,5% e il 3,5%

Il sentiment negativo sul mercato non risparmia altri settori, come gli Oil appesantiti anche dal calo delle quotazioni petrolifere. ENI (BIT:ENI) perde il 3,5% e SAIPEM (BIT:SPMI) il 3,7%.

© Reuters. Alcune persone di fronte a Palazzo Mezzanotte, sede della Borsa di Milano. 8 novembre 2011.  REUTERS/Alessandro Garofalo (ITALY - Tags: POLITICS BUSINESS)

Tra i pochi spunti positivi del FTSE Mib, si distingue DIASORIN (BIT:DIAS) in rialzo dell'1,9%

Tra i titoli minori, in gran spolvero il SOLE 24ORE che balza del 6% circa scia dei risultati sul 2022 che vedono un ritorno all'utile dopo 14 anni.

(Andrea Mandalà, editing Sabina Suzzi)

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