Borsa Milano piatta, pesa incertezza su dazi, giù Ferragamo, corre Ferrari

Pubblicato 04.02.2025, 13:13
Aggiornato 04.02.2025, 13:18
Borsa Milano piatta, pesa incertezza su dazi, giù Ferragamo, corre Ferrari

MILANO (Reuters) - A Piazza Affari indici poco mossi in una seduta in cui prevale l'incertezza legata alle decisioni sui dazi del presidente degli Stati Uniti Donald Trump e alle reazioni degli altri paesi, Cina in testa, rinnovando il rischio di una guerra commerciale tra le due principali economie mondiali.

Pechino ha imposto dazi sulle importazioni Usa rispondendo a stretto giro ai nuovi dazi statunitensi sulle proprie merci.

Un trader sottolinea l'incertezza spinge gli investitori a stare fermi e a mostrarsi più cauti proprio in attesa di capire che cosa accadrà sul fronte dei dazi.

Intorno alle 13,00 il Ftse Mib è in frazionale rialzo dello 0,3%.

Deboli futures sugli indici Usa che fanno presagire un avvio di seduta senza grandi scossoni anche a Wall Street.

Volumi pari a poco più di 1 miliardo di euro.

 

I titoli in evidenza oggi

In recupero il settore tecnologico, dopo il recente ribasso, con Stm (EPA:STMPA) che sale dell'1,3%. Un trader cita la trimestrale forte con stime sopra le attese della società quotata al Nasdaq Palantir, considerato un titolo guida per la tecnologia avanzata. Sul comparto influisce anche l'annuncio di Infineon che ha alzato la guidance sul 2025. In Borsa il titolo sta guadagnando oltre il 9%.

Raccolta Tim (BIT:TLIT) in salita dell'1,8%. Barclays (LON:BARC) ha alzato il prezzo obiettivo sulle ordinarie e risparmio da 0,34 euro a 0,35 euro per azione, aggiornando le stime in vista dei risultati del quarto trimestre.

Svetta Ferrari (BIT:RACE) a +3,7%, titolo che si è impennato dopo l'annuncio della trimestrale e le attese per il 2025 nella parte alta o superiore al target.

In netto calo Salvatore Ferragamo (BIT:SFER) che arretra di oltre il 4%, dopo l'annuncio a sorpresa ieri che l'AD, Marco Gobbetti, lascerà la società dopo l'approvazione del bilancio 2024, il prossimo 6 marzo. Debole anche il resto del comparto con Moncler (BIT:MONC) e Cucinelli (BIT:BCU) che si muovono fra denaro e lettera. Secondo un trader l'addio del numero uno della maison fiorentina potrebbe essere letto come un aumento delle probabilità che la società venga ceduta anche se il comparto del lusso è comunque penalizzato dalle tensioni internazionali.

© Reuters. Un uomo davanti l'ingresso della Borsa di Milano. REUTERS/Claudia Greco

Tenta un recupero Stellantis (BIT:STLAM) (+0,6%), penalizzata ieri insieme a Pirelli (BIT:PIRC) (-0,75%) sui timori di dazi Usa con il settore automobilistico che sarebbe fra i più colpiti da questa misura. Ieri il dato sulle immatricolazioni di auto del gruppo in Italia ha evidenziato una discesa del 16% circa su anno, a fronte di un calo del mercato del 5,9%.

Trascurato anche oggi il comparto bancario. Poco mossa Generali (BIT:GASI) dopo i recenti massimi da gennaio 2008, spinta dall'annuncio di UniCredit (BIT:CRDI) (-0,75%) di avere una quota del 4,1% del capitale della compagnia triestina. Arretra dello 0,45% Mps (BIT:BMPS), che ha lanciato un Ops su Mediobanca (BIT:MDBI), in flessione dello 0,7%, mantenendo lo sconto sull'offerta di Siena stabile al 9%. Venduta Intesa (BIT:ISP) che arretra dell'1,3%, peggiorando dopo i risultati del quarto trimestre.

 

(Giancarlo Navach, editing Stefano Bernabei)

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