TOKYO (Reuters) - La borsa di Tokyo ha chiuso in rialzo sostenuta dal rally del settore energia dopo gli attacchi contro due petroliere nel Golfo di Oman che ha portato ad un forte rincaro del petrolio.
Sugli scudi anche SONY, che ha chiuso in rialzo del 3,1% dopo che l'hedge fund attivista di Daniel Loeb Third Point ha richiesto ieri al gigante giapponese di scorporare il proprio business dei semiconduttori e di vendere partecipazioni in Sony Financial e altri rami d'azienda.
L'indice Nikkei ha guadagnato lo 0,4%, dopo aver scambiato in ribasso all'inizio della sessione. L'indice ha segnato un progresso settimanale dell'1,1%.
Il più ampio Topix ha chiuso in rialzo dello 0,3%.
Il settore minerario e petrolifero hanno sovraperformato. INPEX ha guadagnato l'1,3%, JAPAN PETROLEUM EXPLORATION chiude in rialzo dell'1,5%, mentre IDEMITSU KOSAN è salita del 2%.
È il secondo attacco in un mese alle petroliere della zona più importante al mondo per la fornitura di greggio, in un quadro di crescenti tensioni tra Stati Uniti e Iran. Washington ha subito dato colpa all'Iran per gli attacchi di ieri, ma Teheran ha negato ogni responsabilità.
I guadagni nel settore petrolifero hanno spinto in rialzo altri titoli di commodity come i produttori di metalli. MITSUBISHI MATERIALS e MITSUI MINING & SMELTING sono salite dell'1,3%.
I mercati finanziari sono nervosi in attesa di un possibile incontro tra Cina e Stati Uniti al G20 in Giappone di questo mese, poiché le tensioni commerciali tra le due potenze economiche non sembrano mostrare segni di rallentamento.