(Reuters) - I futures sugli indici azionari Usa sono in rialzo, con gli investitori che cercano di capire i piani di politica monetaria della Federal Reserve dopo il calo dei rendimenti del Treasury nell’ultima seduta e si preparano a eventuali annunci sui dazi.
Domani sono in agenda i verbali della riunione di gennaio della Federal Reserve, che ha mantenuto i tassi di interesse invariati al 4,25%-4,5%.
Ieri, quando i mercati statunitensi sono rimasti chiusi per la festività del Presidents’ Day, il governatore della Fed Christopher Waller ha detto che la sua opinione "di base" è che i nuovi dazi del presidente Usa Donald Trump avranno solo un impatto modesto sui prezzi.
Il presidente della Fed di Filadelfia Patrick Harker ha detto di non vedere alcun motivo per modificare la politica dei tassi di interesse in questo momento.
I commenti ’hawkish’ del presidente della Fed Jerome Powell nella sua testimonianza semestrale al Congresso, insieme ai dati sui prezzi al consumo e alla produzione della scorsa settimana, rendono incerti i piani di taglio dei tassi della Fed per quest’anno.
Secondo i dati Lseg, i trader prevedono almeno un taglio di 25 punti base e il 58% di possibilità di un altro entro dicembre.
"Considerando che la Fed continua a ritenere la sua politica monetaria restrittiva - il che implica che prima o poi sarà necessario tagliare i tassi - continuiamo a prevedere un allentamento nella seconda metà del 2025, dato che l’inflazione si modererà nel tempo", ha detto in una nota Mark Haefele, chief investment officer di Ubs Global Wealth Management.
La lettura delle vendite al dettaglio di venerdì, più debole del previsto, ha fatto scendere i rendimenti del Treasury, rendendo probabilmente la banca centrale Usa pronta a ridurre i costi del denaro quest’anno.
I principali indici azionari di Wall Street hanno registrato guadagni settimanali durante un periodo di turbolenza per i mercati globali la scorsa settimana, quando l’imposizione da parte di Trump di tariffe sulle importazioni di acciaio e alluminio, insieme a piani per dazi reciproci, ha generato instabilità.
Alla chiusura di venerdì, l’S&P 500 si trovava a circa lo 0,2% dal suo massimo storico, raggiunto circa quattro settimane fa.
L’assunzione di rischio globale è favorita dalle speculazioni su un accordo di pace tra Russia e Ucraina, dopo che i funzionari russi e statunitensi si sono incontrati in Arabia Saudita per colloqui bilaterali.
Alle 12 italiane il Dow E-minis avanza dello 0,09%, l’S&P 500 E-minis dello 0,31% e il Nasdaq 100 E-minis dello 0,39%.
La stagione dei risultati questa settimana sarà meno densa, con più di 380 società dell’S&P 500 che hanno già comunicato i propri dati.
In settimana sono previsti i risultati del gigante del commercio al dettaglio Walmart, che rappresentano un indicatore per capire l’andamento dei consumatori statunitensi.
Secondo i dati elaborati da Lseg, le società dell’S&P 500 dovrebbero aver registrato una crescita degli utili su base annua del 15,3%, rispetto a un’aspettativa inferiore al 10% all’inizio del 2025.
La maggior parte delle megacap ’growth’ avanzano negli scambi premarket, con Tesla (NASDAQ:TSLA) che guadagna l’1,1%.
Intel (NASDAQ:INTC) è in rialzo del 5,9% dopo che il Wsj ha scritto nel fine settimana che i concorrenti Taiwan Semiconductor Manufacturing Co e Broadcom stanno valutando potenziali accordi che potrebbero dividere in due l’icona della produzione di chip.
Constellation Brands balza dell’8,5% dopo che venerdì Berkshire Hathaway di Warren Buffett ha rivelato un nuovo investimento nel produttore di bevande alcoliche.
(Tradotto da Laura Contemori, editing Antonella Cinelli)