Borsa Usa, futures scivolano, si allenta rally per tregua dazi, giù UnitedHealth

Pubblicato 15.05.2025, 13:55
© Reuters. Un trader al lavoro alla Borsa di New York (NYSE) a New York City, Stati Uniti, 15 aprile 2025. REUTERS/Brendan McDermid/File Photo

(Reuters) - I futures degli indici azionari statunitensi scivolano mentre il rally alimentato dalla tregua tariffaria tra Stati Uniti e Cina sembra attenuarsi. Il gruppo assicurativo UnitedHealth scende sulla notizia di un’indagine del Dipartimento di Giustizia.

Gli investitori attendono in giornata l’intervento del presidente della Federal Reserve Jerome Powell e i risultati di Walmart, che forniranno ulteriori indicazioni sullo stato di salute dei consumatori statunitensi. La catena di negozi al dettaglio è in rialzo di quasi l’1% nel premarket.

UnitedHealth Group cede il 6,2% dopo che, secondo il Wall Street Journal, il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha avviato un’indagine penale sul gruppo delle assicurazioni sanitarie per possibili frodi legate a Medicare.

Il gruppo ha detto di non essere stato informato dell’indagine penale da parte dei procuratori federali.

Alle 12,20 il Dow E-minis è in calo dello 0,4%, l’S&P 500 E-minis cede lo 0,64% e il Nasdaq 100 E-minis perde lo 0,84%.

L’intervento di Powell è particolarmente atteso dopo che alcuni funzionari della Fed hanno detto a inizio della settimana che i tassi di interesse rimarranno invariati. Si cerca intanto di valutare come i dazi e i negoziati commerciali influenzeranno i prezzi e l’economia.

La lettura dei prezzi alla produzione e delle vendite al dettaglio per aprile, insieme ai dati settimanali sui sussidi di disoccupazione, sono in agenda per le 14,30. I dati sui prezzi al consumo pubblicati questa settimana hanno indicato un moderato rimbalzo il mese scorso.

Per quanto riguarda le trimestrali, Cisco Systems guadagna il 4% dopo che il produttore di apparecchiature di rete ha alzato le previsioni annuali e ha nominato Mark Patterson come nuovo direttore finanziario.

La borsa è stata in preda alle montagne russe questa settimana: a inizio settimana è salita dopo che gli Stati Uniti e la Cina hanno messo in pausa per 90 giorni la disputa sui dazi.

I guadagni iniziali hanno portato l’S&P in territorio positivo su base annua per la prima volta da fine febbraio, nonostante rimanga a circa il 4% dai massimi.

Nell’ultima seduta però i titoli si sono fermati in attesa di nuovi catalizzatori: l’S&P 500 ha registrato guadagni marginali, mentre il Dow ha chiuso in ribasso.

La maggior parte delle megacap e dei titoli ’growth’, forti di ampi guadagni in settimana, sono in calo: Nvidia perde l’1,8% e Tesla (NASDAQ:TSLA) cede il 2,7%.

Tra gli altri titoli, Foot Locker, ha registrato un’impennata del 70,6% dopo che il Wall Street Journal ha scritto che il competitor Dick’s Sporting Goods era vicino a un accordo per l’acquisto del rivenditore di calzature per circa 2,3 miliardi di dollari.

I principali produttori di greggio Chevron e Exxon Mobil (NYSE:XOM) perdono oltre l’1% ciascuno, mentre i prezzi del greggio sono in calo di oltre il 3% sulle aspettative di un accordo nucleare tra Stati Uniti e Iran, che potrebbe portare a un allentamento delle sanzioni.

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, impegnato in una visita di quattro giorni nella regione del Golfo, ha detto che Washington è molto vicina ad ottenere un accordo nucleare con l’Iran e che Teheran ha "più o meno" accettato i termini.

(Tradotto da Jasmine Mazzarello, editing Francesca Piscioneri)

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