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Borsa Usa, seduta negativa, S&P 500 verso peggior primo semestre dal 1970

Pubblicato 30.06.2022, 17:45
Aggiornato 30.06.2022, 17:54
© Reuters. Un cartello stradale di Wall Street a New York . REUTERS/Carlo Allegri

© Reuters. Un cartello stradale di Wall Street a New York . REUTERS/Carlo Allegri

(Reuters) - Apertura in rosso per Wall Street, con l'S&P 500 che si avvia a registrare il peggior primo semestre dal 1970, sui timori che le banche centrali, nel tentativo di contenere l'inflazione, ostacolino la crescita economica globale.

I timori per il rallentamento della crescita economica e per l'impennata dei prezzi si sono ripercossi sui mercati, con lo spettro della recessione che rimane al centro dell'attenzione, mentre i banchieri centrali di tutto il mondo puntano ad incrementare in maniera aggressiva i costi di indebitamento.

Il presidente della Federal Reserve Jerome Powell ieri si è impegnato a non permettere che l'economia statunitense finisca in un "regime di inflazione più elevata", anche se questo dovesse significare aumentare i tassi a livelli che mettano a rischio la crescita economico.

Il Nasdaq Composite, che si basa sul settore tecnologico, è in corsa per registrare i maggiori ribassi di sempre nel primo semestre, mentre per il Dow Jones potrebbe registrare il peggior calo semestrale dai tempi della crisi finanziaria.

Per tutti e tre gli indici principali si tratterà comunque del secondo calo trimestrale consecutivo, la prima volta dal 2015.

Negli ultimi giorni i banchieri della Fed hanno generato attese di un secondo rialzo dei tassi di interesse di 75 punti base a luglio, malgrado il quadro a tinte fosche dipinto dagli ultimi dati sulla situazione dei consumatori negli Stati Uniti.

Un rapporto del Dipartimento del Commercio ha mostrato che l'indice dei prezzi della spesa per i consumi personali nel mese di maggio è stato leggermente inferiore alle aspettative, mentre la spesa dei consumatori è aumentata meno del previsto. 

I titoli a grande capitalizzazione, tra cui Microsoft Corp (NASDAQ:MSFT), Apple Inc (NASDAQ:AAPL), Amazon.com Inc (NASDAQ:AMZN) e Tesla (NASDAQ:TSLA) Inc perdono tra l'1,8% e il 4,9%, guidando i ribassi di seduta.

"Molti investitori si attendevano che i dati sull'inflazione cominciassero a scendere. Ma ci stiamo rendendo conto che è molto più difficile, e che l'inflazione sta continuando a rimanere elevata, e probabilmente non ha ancora raggiunto il picco", ha detto Sam Stovall, analista di Cfra.

© Reuters. Un cartello stradale di Wall Street a New York . REUTERS/Carlo Allegri

Alle 17,05 il Dow Jones Industrial Average perde l'1,24%, a 30.645,63 punti, lo S&P 500 è ribasso di 1,61%, a 3.756,44, mentre il Nasdaq  perde il 2,20%, a 10.937,99 punti.

In vista della seconda metà dell'anno, i mercati continueranno a concentrarsi sull'inflazione, sulla disoccupazione e sugli aumenti dei tassi d'interesse, nonché sul loro impatto sugli utili societari.

(Tradotto da Luca Fratangelo, editing Francesca Piscioneri)

Ultimi commenti

e il p/u sono ancora troppo elevati non scontato lo scenario recessione
È salito troppo e troppo in fretta. Una correzione ci sta
Ma voi vi ri cordate 1970 o 1980? Ma senso ha sto articolo.
Biden farebbe meglio a state zitto .ha messo blocchi a mezzo mondo e questo prezzo del petrolio ha solo origini geo politiche !!! è solo colpa sua!!!Vada a casa Mister Biden !! sarà un bene per tutti
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