28 novembre (Reuters) - L'azionario dell'area Asia/Pacifico riprende tono nonostante i segnali contrastanti sulla possibilità che si allentino le tensioni commerciali tra Usa e Cina.
Ieri i listini sono stati zavorrati dalle dichiarazioni del presidente Usa Donald Trump che in una intervista al Wall Street Journal ha detto che probabilmente andrà avanti con il piano di aumento dei dazi su 200 miliardi di dollari di importazioni cinesi al 25% dall'attuale 10%.
L'adviser della Casa Bianca Larry Kudlow ha tuttavia confermato l'incontro tra Trump e il presidente cinese Xi Jinping al G20 che si svolge questa settimana in Argentina, aprendo alla possibilità di una intesa sul commercio.
Sui mercati c'è anche attesa per il discorso del presidente della Fed Jerome Powell che dovrebbe dare indicazioni su quanti altri rialzi dei tassi la banca centrale Usa ha in mente di fare.
TOKYO chiude in rialzo dell'1% ai massimi da oltre due settimane grazie soprattutto all'operatore di app per chat Line Corp (NYSE:LN) che ha messo a segno un +2.73% dopo l'accordo di partnership con Mizuho Bank e Tencent. Dainippon Sumitomo Pharma chiude con un exploit di +18%, su livelli che non vedeva dal 1990, grazie alla chiusura di un contenzioso legale. Il più ampio indice Topix sale di +0,58%.
Le borse cinesi rimbalzano sulle attese che il sostegno del governo al mercato inizi a dare i suoi frutti, con tutti gli occhi puntati sul G20 per capire se si allenteranno le tensioni commerciali con gli Usa.
SHANGHAI sale di circa un punto mentre HONG KONG fa meglio a circa +1,3% con Prada leggermente sopra la media a +1,6%.
SIDNEY ha chiuso poco sotto la parità trascinata dalle commodity che hanno risentito del calo dei prezzi dei minerali di ferro, con l'indice ai minimi da un anno. In controtendenza i titoli legati al settore sanitario che salgono per la seconda seduta consecutiva.
SEUL ha chiuso a +0,42% mentre TAIWAN, più tonica, archivia a +1,1%.