Investing.com - I mercati azionari asiatici sono misti alla chiusura degli scambi di questo martedì, con i timori sul rallentamento della crescita globale e sulle ripercussioni sugli utili che hanno allentato la domanda di titoli.
Gli investitori seguiranno con attenzione il meeting della Federal Reserve di oggi e domani, in attesa del primo dall’annuncio del terzo round di allentamento quantitativo.
Alla chiusura degli scambi asiatici, l’indice australiano ASX/200 è salito dello 0,1%, in Giappone, il Nikkei 225 ha chiuso la seduta invariato, l’indice Hang Seng di Hong Kong rimasto chiuso per festività.
In Giappone il Nikkei ha oscillato tra guadagni e perdite con i progressi degli esportatori controbilanciati dai cali nel settore utility.
Gli esportatori hanno segnato risultati positivi, spinti dallo yen che aumenta il valore dei profitti in entrata e contribuisce ad abbassare i prezzi dei prodotti giapponesi venduti oltremare.
Lo yen ha toccato il livello più basso da luglio contro il dollaro USA questo lunedì, nella speculazione che la Banca del Giappone introdurrà un ulteriore stimolo nel corso del prossimo vertice di politica monetaria della BoJ che avrà luogo il 30 ottobre.
I titoli del produttore di robot industriali Fanuc hanno segnato +1,85%, Nikon ha segnato 1,6%, mentre Panasonic ha segnato +0,6%.
Al ribasso Kansai Electric Power, che ha visto le azioni crollare del 13,9% dopo che il giornale Nikkei ha riportato che il fornitore di energia quest’anno non pagherà i dividendo di fine anno, per la prima volta dopo 61 anni.
Il report ha pesato sugli altri titoli del settore, con Chubu electric Power giù del 9,9% e Tokyo Electric Power in calo dell’1,5%.
In Australia l’indice ASX/200 ha chiuso la seduta in salita, con i guadagni del settore minerario che hanno sostenuto il mercato.
Oz Minerals ha segnato +1,95% dopo aver dichiarato di essere sulla buona via per raggiungere gli obiettivi di produzione di rame e oro.
Sempre nello stesso settore, il produttore di ferro Fortescue Metals Group ha segnato +1.7%, mentre i giganti minerari BHP Billiton e Rio Tinto hanno segnato +0,25% e +0,15%.
In Europa i mercati regionali sono stati in calo dopo l’apertura, con i timori sulla crisi del debito spagnolo ed i timori sulla salute dell’economia globale.
L’EURO STOXX 50 ha segnato un calo dello 0,45%, in Francia il CAC 40 ha segnato -0,4%, i futures FTSE 100 hanno segnato -0,4%, mentre in Germania il DAX ha segnato un calo dello 0,5%.
Gli scambi di oggi di prevedono tranquilli, in attesa del rilascio dei dati USA che comprendono la vendita di case nuove, gli ordinativi dei beni durevoli ed i dati sul PIL del terzo trimestre.
Gli investitori attenderanno inoltre l’esito del vertice di politica monetaria della Fed.
Gli investitori seguiranno con attenzione il meeting della Federal Reserve di oggi e domani, in attesa del primo dall’annuncio del terzo round di allentamento quantitativo.
Alla chiusura degli scambi asiatici, l’indice australiano ASX/200 è salito dello 0,1%, in Giappone, il Nikkei 225 ha chiuso la seduta invariato, l’indice Hang Seng di Hong Kong rimasto chiuso per festività.
In Giappone il Nikkei ha oscillato tra guadagni e perdite con i progressi degli esportatori controbilanciati dai cali nel settore utility.
Gli esportatori hanno segnato risultati positivi, spinti dallo yen che aumenta il valore dei profitti in entrata e contribuisce ad abbassare i prezzi dei prodotti giapponesi venduti oltremare.
Lo yen ha toccato il livello più basso da luglio contro il dollaro USA questo lunedì, nella speculazione che la Banca del Giappone introdurrà un ulteriore stimolo nel corso del prossimo vertice di politica monetaria della BoJ che avrà luogo il 30 ottobre.
I titoli del produttore di robot industriali Fanuc hanno segnato +1,85%, Nikon ha segnato 1,6%, mentre Panasonic ha segnato +0,6%.
Al ribasso Kansai Electric Power, che ha visto le azioni crollare del 13,9% dopo che il giornale Nikkei ha riportato che il fornitore di energia quest’anno non pagherà i dividendo di fine anno, per la prima volta dopo 61 anni.
Il report ha pesato sugli altri titoli del settore, con Chubu electric Power giù del 9,9% e Tokyo Electric Power in calo dell’1,5%.
In Australia l’indice ASX/200 ha chiuso la seduta in salita, con i guadagni del settore minerario che hanno sostenuto il mercato.
Oz Minerals ha segnato +1,95% dopo aver dichiarato di essere sulla buona via per raggiungere gli obiettivi di produzione di rame e oro.
Sempre nello stesso settore, il produttore di ferro Fortescue Metals Group ha segnato +1.7%, mentre i giganti minerari BHP Billiton e Rio Tinto hanno segnato +0,25% e +0,15%.
In Europa i mercati regionali sono stati in calo dopo l’apertura, con i timori sulla crisi del debito spagnolo ed i timori sulla salute dell’economia globale.
L’EURO STOXX 50 ha segnato un calo dello 0,45%, in Francia il CAC 40 ha segnato -0,4%, i futures FTSE 100 hanno segnato -0,4%, mentre in Germania il DAX ha segnato un calo dello 0,5%.
Gli scambi di oggi di prevedono tranquilli, in attesa del rilascio dei dati USA che comprendono la vendita di case nuove, gli ordinativi dei beni durevoli ed i dati sul PIL del terzo trimestre.
Gli investitori attenderanno inoltre l’esito del vertice di politica monetaria della Fed.