Investing.com - I mercati azionari europei vanno a due velocità questo martedì, con gli investitori preoccupati per l’inizio di una guerra commerciale tra Cina e Stati Uniti, mentre arriva una raffica di utili trimestrali.
Al momento della scrittura, l’indice DAX in Germania sale dello 0,3%, il CAC 40 in Francia segna +0,1% e il FTSE 100 nel Regno Unito è in calo dello 0,3%.
I timori di una guerra commerciale pesano sul sentiment
I dazi del 10% sulla Cina, precedentemente annunciati dal Presidente degli Stati Uniti Donald Trump, sono entrati in vigore questo martedì, e la scadenza è passata senza che la Casa Bianca parlasse di rimedi.
Pechino ha contrattaccato, annunciando questa mattina che applicherà dazi fino al 15% su determinate importazioni statunitensi, compreso il greggio, e ha inoltre avvisato che avvierà un’indagine antitrust su Google (NASDAQ:GOOGL) e che ha aggiunto la compagnia di abbigliamento PVH Corp (NYSE:PVH) e l’azienda biotech Illumina (NASDAQ:ILMN) all’elenco delle cosiddette entità inaffidabili.
Queste misure segnalano l’inizio di una nuova guerra commerciale tra le più grandi economie del mondo e gli investitori si preparano a un’escalation, che probabilmente destabilizzerà ulteriormente i commerci globali.
Il sentiment era stato incoraggiato ieri, quando Trump ha rinviato di 30 giorni i dazi proposti del 25% contro Canada e Messico. Ma non ha offerto la stessa clemenza alla Cina e incontrerà il Presidente Xi Jinping in settimana.
UBS annuncia un riacquisto di azioni da 3 miliardi di dollari
Sono previsti pochi dati economici europei questo martedì, pertanto gli investitori si concentreranno sulla stagione delle trimestrali, con una serie di compagnie della regione che pubblicherà i risultati.
UBS (NYSE:UBS) ha riportato un utile netto di 770 milioni di dollari per il quarto trimestre del 2024, surclassando le previsioni, e la più grande banca elvetica ha anche annunciato un massiccio programma di riacquisto azioni fino a 3 miliardi di dollari per quest’anno.
BNP Paribas (OTC:BNPQY) ha riportato un balzo maggiore del previsto dell’utile netto nel quarto trimestre, ma la più grande banca della zona euro per asset ha abbassato l’obiettivo di profitto chiave per il 2025 e ha annunciato che taglierà ulteriormente i costi.
Diageo (LON:DGE), il maggiore produttore di alcolici al mondo, ha ritirato il suo obiettivo di crescita delle vendite organiche a medio termine, con l’incertezza macroeconomica e geopolitica che pesa sul ritmo della sua ripresa.
Publicis (EPA:PUBP), il gruppo pubblicitario più grande del mondo per market cap, ha annunciato che si aspetta una crescita organica compresa tra il 4% e 5% nel 2025, un lieve rallentamento rispetto alla robusta performance del 2024.
Vodafone (NASDAQ:VOD) ha confermato la sua stima sull’intero anno fiscale, ma il gruppo di telecomunicazioni britannico ha riportato un altro peggioramento in Germania, il suo principale mercato, nel terzo trimestre, una nota di debolezza rispetto a una performance altrimenti forte nel Regno Unito, in Turchia e in Africa.
Amundi (EPA:AMUN), il più grande gestore di fondi d’Europa, ha riportato afflussi netti nel quarto trimestre di 2,24 mila miliardi di euro, portando il totale degli asset in gestione alla cifra record di 2,24 mila miliardi di euro, con la domanda di prodotti di avversione al rischio che è rimasta forte negli ultimi tre mesi dell’anno.
Il greggio scende in scia ai dazi contro la Cina
I prezzi del petrolio scendono questo martedì, con l’entrata in vigore dei dazi contro la Cina, che hanno innescato la risposta di Pechino e la possibilità di un grave impatto sulla produzione economica globale.
Al momento della scrittura, i future del greggio USA (WTI) scendono dell’1,6% a 72,03 dollari al barile, mentre il contratto del Brent è in calo dello 0,9% a 75,31 dollari al barile.
I dazi del 10% sulle importazioni cinesi sono entrati in vigore durante gli scambi asiatici, spingendo Pechino a rispondere con dazi del 15% sul carbone e sul gas naturale liquefatto USA e del 10 sul greggio a partire dal 10 febbraio.