Di Geoffrey Smith
Investing.com - Netflix (NASDAQ:NFLX) può anche aver aperto la strada ad un selloff dei titoli azionari ieri sera, ma le blue chip europee hanno raccolto la sfida pubblicando dei risultati altrettanto deludenti questa mattina.
L’indice di riferimento Stoxx 600 scende dello 0,5% al minimo di tre settimane di 385,68 negli scambi di metà mattinata in Europa, una performance che sarebbe potuta essere persino peggiore senza gli aggiornamenti positivi del colosso farmaceutico Novartis (SIX:NOVN), con un grosso peso sull’indice, che è schizzato del 3,3% al massimo storico dopo aver alzato le previsioni sull’intero anno fiscale.
Il tedesco Dax e lo spagnolo IBEX scendono dell’1%, mentre il britannico FTSE 100 va giù dello 0,6%.
Il gigante dei software SAP (DE:SAPG), la compagnia tedesca con più valore, crolla del 6,5% dopo che i ricavi hanno deluso le previsioni per via della debolezza in Asia, un aspetto che sembra destinato ad essere un ritornello questo trimestre. SAP ha toccato un nervo già scoperto nella notte dal brusco calo delle esportazioni nipponiche e dall’inatteso taglio dei tassi di interesse in Corea del Sud.
I problemi dell’indice IBEX sono stati dovuti principalmente alla compagnia edile ACS (MC:ACS), crollata del 5,6% dopo un aggiornamento deludente dalla sua filiale australiana.
Nordea (HE:NDAFI), la principale banca della regione nordica, segna un tonfo del 6,1% dopo aver deluso le aspettative sui profitti di un 10% ed aver annunciato che rivedrà gli obiettivi finanziari per il prossimo anno. Gli alti costi di adeguamento sulla scia dello scandalo sul riciclaggio di denaro ed i tassi di interesse bassi sono stati i principali responsabili dell’accaduto.
Anglo American (LON:AAL), il principale produttore mondiale di diamanti, scende dell’1% dopo aver annunciato un calo delle vendite nel primo semestre. Ha rivisto al ribasso le previsioni sulla produzione di diamanti quest’anno, a causa della domanda debole. Tuttavia, ha alzato leggermente le stime sulla produzione di minerale di ferro ed ha confermato quelle sul rame e sul carbone.
La compagnia di moda ASOS (LON:ASOS) continua la sua caduta in disgrazia, affermando che i problemi con i nuovi magazzini faranno sì che i profitti lordi di quest’anno siano appena la metà di quanto stimato. Il titolo è colato a picco del 14% prima di recuperare le perdite. Ha ormai cancellato i guadagni sull’anno e sta testando un minimo di cinque anni.
E il gruppo di prodotti di lusso Richemont crolla di ben il 4% dopo aver annunciato che i risultati hanno subìto gli effetti degli scontri politici ad Hong Kong, uno dei suoi mercati più importanti. Come Swatch e Burberry prima di lei, la compagnia ha fatto notare che il numero dei turisti è calato e che ha dovuto chiudere i negozi per questioni di sicurezza. Il titolo ha trovato offerenti a livelli inferiori ed è sceso di solo lo 0,6% alle 4:45 ET (08:45 GMT).