Di Gina Lee
Investing.com - Inizio di settimana in negativo per i mercati europei in scia ai dati macro arrivati dalla Cina nella notte: Mib in calo dello 0,7% (sotto i 24.000 punti), Dax in rosso dello 0,9%, Cac al -1,2%, Ftse 100 al -0,5% mentre l'Euro Stoxx 50 cede l'1%. Attese alle 10 CEST le nuove proiezioni economiche della Commissione Ue.
Colpita dalle conseguenze dei lockdown, il National Bureau of Statistics ha mostrato come l'economia di Pechino stia subendo la politica anti-Covid del governo, registrando un calo dell'11% delle vendite al dettaglio su base annua, una produzione industriale al -2,9% a/a, e un tasso di disoccupazione del 6,1%.
Deludono anche gli interventi di supporto della banca centrale cinese, la quale ha confermato per il quarto mese consecutivo il tasso di interesse per i prestiti a media scadenza. In un documento, la PBoC ha però precisato che taglierà il limite inferiore per i tassi di interesse sui prestiti per l'acquisto della prima casa di 20 punti base.
Notizie positive da Shanghai, dove sono stati definiti i piani per la fine del lockdown a partire dal primo giugno. Chiusura che colpito centinaia di milioni di consumatori alimentando le pressioni e sulle catene degli approvvigionamenti globali e sul commercio internazionale.
Contrastati i listini della regione, con Hang Seng in rialzo dello 0,2%, Shanghai in calo dello 0,3% e Nikkei in rialzo dello 0,5%.
Nel mercato obbligazionario, la domanda chiave è se le preoccupazioni economiche possono aiutare ad arginare il selloff dei Treasury statunitensi del 2022, dopo che il titolo a 10 anni la scorsa settimana ha superato il 3,1% di rendimento.
Nonostante le preoccupazioni, alcuni investitori esitano a definire il minimo per le azioni nonostante un calo del 17% delle azioni globali nel 2022. "C'è la convinzione che potremmo vedere un calmante a breve termine prima che di un altro calo con un maggiore grado di panico coinvolto", ha scritto in una nota l'head of research di Pepperstone Chris Weston. Tuttavia, Lloyd Blankfein, Senior Chairman di Goldman Sachs (NYSE:GS) (NYSE:{266|GS}}), ha esortato le aziende e i consumatori a prepararsi per una recessione negli Stati Uniti, affermando che il rischio è "molto, molto alto".
Gli economisti della banca d'affari ora si aspettano che l'economia si espanda del 2,4% nel 2022 e dell'1,6% nel 2023, in calo rispetto al precedente 2,6% e 2,2%, pre via degli effetti della guerra in Ucraina. In questo senso, le tensioni rimangono alte soprattutto dopo che Finlandia e Svezia si sono mosse verso l'adesione all'Organizzazione del Trattato del Nord Atlantico.
"I mercati vengono definiti come volatili, fragili e in una certa misura instabili", con le obbligazioni che sembrano di nuovo un bene rifugio che si aggiunge a un "mix interessante", ha detto a Bloomberg Mahjabeen Zaman, specialista di investimenti senior di Citigroup Inc. Durante questa settimana, sono attesi numerosi interventi di membri della Fed, a cominciare dal presidente della Fed di New York John Williams nella giornata odierna, il presidente Jerome Powell martedì, seguiti dal presidente della Fed di Filadelfia Patrick Harker il giorno dopo.