Di Dhirendra Tripathi
Investing.com - Visa (NYSE:V) cede il 2% nel pre-market di mercoledì dopo che Amazon (NASDAQ:AMZN) ha dichiarato che dal gennaio 2022 smetterà di accettare le carte di credito emesse dalla società nel Regno Unito.
Stando a Bloomberg, Amazon avrebbe già iniziato a informare i propri clienti della modifica, fissando il 19 gennaio come data d'inizio della misura. Il colosso dell'e-commerce ha incolpato le commissione "troppo alte" applicate da Visa dopo la Brexit, mentre clienti Amazon extra-UK potranno ancora utilizzare le carte di debito e credito emesse da Mastercard, Amex e dalla stessa Visa.
La misura è considerata come è un'altra conseguenza indiretta della decisione del Regno Unito di lasciare l'Unione Europea. Visa ha aumentato le sue commissioni interbancarie sui pagamenti digitali tra il Regno Unito e l'UE dallo 0,3% all'1,5% ad ottobre, aumentando inoltre la commissione transfrontaliera sui pagamenti con carta di debito all'1,15% dallo 0,2%.
Al contrario, l'UE limita le commissioni interbancarie che le società di carte di credito possono addebitare, con Mastercard che sta studiando un aumentare delle spese per i pagamenti UK verso l'Europa.
La decisione della società fondata da Jeff Bezos s'inserisce anche nella "lotta di potere" tra i giganti dei pagamenti e i nuovi sistemi di pagamento offerti dalle startup fintech.
La scorsa settimana, Amazon ha ampliato la sua partnership con lo specialista del "buy non pay later" (BNPL) Affirm (NASDAQ:AFRM), garantendo che la piattaforma di BNPL verrà incorporata nel portafoglio digitale di Amazon negli Stati Uniti.
L'australiana Afterpay (ASX:APT) è stata acquisita per 29 miliardi di dollari da Square Inc (NYSE:SQ) ad agosto, mentre il leader europeo degli BNPL Klarna dovrebbe presentare la domanda per un'offerta pubblica iniziale entro la fine dell'anno, con valutazione della società di $45 miliardi.
Le aziende BNPL hanno cavalcato la domanda alimentata dalla pandemia guidata da giovani consumatori alla ricerca di opzioni di pagamento alternative e dalla voglia delle imprese stesse di aumentare le vendite tramite e-commerce.