BofA prevede che la Federal Reserve statunitense ridurrà i tassi di interesse quattro volte nel 2024, in quanto ora prevede un'espansione economica più rapida e una riduzione dell'inflazione per l'economia statunitense.
Lunedì gli analisti di BofA hanno comunicato ai loro clienti che i dati recenti suggeriscono che l'economia statunitense potrebbe sperimentare contemporaneamente un'espansione moderata e un calo dell'inflazione. "Nonostante i bassi indicatori di fiducia dei consumatori, è probabile che questi ultimi mantengano i loro livelli di spesa", hanno osservato gli analisti di BofA.
"Abbiamo aggiornato le nostre previsioni per l'economia statunitense e ora prevediamo un aumento del PIL reale dell'1,2% nel 2024 (dal quarto trimestre al quarto trimestre), ovvero 0,6 punti percentuali in più rispetto alla nostra precedente stima. Con una domanda più forte che porta a un aumento delle vendite, abbiamo leggermente alzato le nostre previsioni sull'occupazione, con un aumento medio mensile dei posti di lavoro nel settore privato di 88.000 unità nel 2024, rispetto alla nostra precedente stima di 56.000 unità", hanno spiegato.
La banca d'affari ha anche corretto le sue previsioni di politica monetaria verso ulteriori riduzioni dei tassi d'interesse. In precedenza aveva previsto che la Federal Reserve avrebbe ridotto i tassi di 75 punti base nel 2024 con tre riduzioni di 25 punti base a partire da giugno.
Ora la banca prevede quattro riduzioni di 25 punti base ciascuna a marzo, giugno, settembre e dicembre, per un totale di 100 punti base all'anno. In questo modo, l'intervallo obiettivo del tasso dei fondi federali passerebbe al 4,25-4,50% entro dicembre 2024 e al 3,25-3,50% entro dicembre 2025.
"La nostra previsione include un numero inferiore di riduzioni dei tassi di interesse rispetto a quanto attualmente previsto dai mercati finanziari", ha dichiarato BofA. "Riteniamo che la differenza tra la nostra previsione sul tasso dei federal funds e le aspettative del mercato sia dovuta al fatto che quest'ultimo prevede un calo più rapido dell'inflazione e/o un rischio maggiore di recessione".
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