LONDRA (Reuters) - Il Brent si mantiene al di sopra degli 87 dollari al barile, con i prezzi del greggio che sembrano avviati a interrompere una striscia di perdite di due settimane, sostenuti dalle aspettative di una riduzione delle forniture.
Si prevede che l'Arabia Saudita estenderà il taglio volontario della produzione di petrolio di 1 milione di barili al giorno (bpd) fino a ottobre, prolungando così i limiti all'offerta decisi dall'Opec+, per sostenere i prezzi.
La Russia, il secondo esportatore di petrolio al mondo, ha già concordato con i partner dell'Opec+ di tagliare le esportazioni di petrolio, ha detto ieri il vice primo ministro Alexander Novak.
Intorno alle 12,35, il Brent è in rialzo di 1 dollaro, pari a circa l'1,02%, a 87,85 dollari al barile. Il Wti avanza di 98 centesimi, anch'esso dell'1,17% circa, a 84,61 dollari.
Tuttavia, la tenuta del mercato dipende anche dalla domanda.
La richiesta di petrolio negli Stati Uniti è stata robusta e le scorte commerciali di greggio sono diminuite in cinque delle ultime sei settimane, secondo le indagini condotte dalla U.S. Energy Information Administration.
Nel frattempo, crescono le aspettative di ripresa della domanda altrove.
Il mese scorso la flessione del settore manifatturiero nella zona euro si è attenuata, suggerendo che il peggio potrebbe essere passato per le industrie in difficoltà della regione, mentre un'inaspettata ripresa in Cina ha offerto qualche speranza per le economie che dipendono dalle esportazioni, come hanno mostrato i sondaggi privati.
(Tradotto da Chiara Scarciglia, editing Stefano Bernabei)