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Bridgewater Associates riduce Tesla e accumula su Nio

Pubblicato 20.02.2022, 18:30
Aggiornato 20.02.2022, 18:35
© Reuters.  Bridgewater Associates riduce Tesla e accumula su Nio

Bridgewater Associates, hedge fund guidato dal miliardario Ray Dalio, nel quarto trimestre 2021 ha ridotto la partecipazione in Tesla Inc (NASDAQ:NASDAQ:TSLA) dopo che le azioni del produttore di auto elettriche hanno registrato un vertiginoso aumento; inoltre, nello stesso periodo, il maggior hedge fund al mondo ha notevolmente incrementato la sua esposizione nel produttore cinese di auto elettriche quotato negli Stati Uniti Nio Inc (NYSE:NIO), come rivelano i documenti normativi.

Cosa è successo Alla fine del quarto trimestre 2021 l'hedge fund possedeva 25.488 azioni Tesla, in calo del 60,4% rispetto alle 64.466 azioni detenute alla fine del terzo trimestre.

Durante il quarto trimestre le azioni Tesla hanno visto un aumento e la capitalizzazione di mercato ha superato per la prima volta il traguardo dei 1.000 miliardi di dollari. L'aumento è avvenuto dopo la pubblicazione dei dati record sulle consegne e la notizia di un grosso ordine da parte della società di autonoleggio Hertz Global Holdings Inc (NASDAQ:HTZ).

Nel quarto trimestre 2021 le azioni Tesla sono cresciute del 54,7%.

L'hedge fund ha poi acquisito alcune partecipazioni in Nio; alla fine del quarto trimestre deteneva 3,06 milioni di azioni del produttore di auto elettriche con sede a Shanghai, in rialzo dell'8,04% rispetto ai 2,83 milioni della fine del terzo trimestre.

Durante il quarto trimestre, terminato il 31 dicembre 2021, le azioni Nio hanno ceduto l’11%.

Leggi anche: Baillie Gifford riduce posizioni Tesla e Nio in portafoglio

Inoltre, nel quarto trimestre 2021 Bridgewater Associates ha ridotto le partecipazioni nelle aziende rivali locali di Nio, Xpeng Inc (NYSE:NYSE:XPEV) e Li Auto Inc (NASDAQ:LI), detenendo rispettivamente 1,07 milioni e 1,55 milioni di azioni delle due società di auto elettriche.

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I rivali legacy L'hedge fund con sede a Westport (Connecticut) ha anche ridotto le posizioni nelle case automobilistiche statunitensi General Motors Co (NYSE:NYSE:GM) e Ford Motor Co (NYSE:F).

Alla fine del quarto trimestre, l'hedge fund deteneva 200.366 azioni di GM, in calo del 53% rispetto alle 428.031 azioni che deteneva alla fine del terzo trimestre.

In Ford, la società deteneva 1,7 milioni di azioni alla fine del quarto trimestre, il 34% in meno rispetto ai 2,6 milioni di azioni del trimestre precedente.

Nel quarto trimestre 2021 le azioni di GM e Ford hanno guadagnato rispettivamente l'11,2% e il 46,6%.

Bridgewater Associates annovera Onto Innovation Inc (NYSE:ONTO) e Ensign Group Inc (NASDAQ:ENSG) fra le sue prime cinque partecipazioni.

Foto per gentile concessione del World Economic Forum tramite Flickr

Leggi l’articolo anche in Benzinga Italia

Ultimi commenti

Nio 🚀🚀🚀
A bonazinga
Tesla ha un valore più che spropositato rispetto alle prospettive. Per altro Tesla, essendo un'azienda di produzione auto esclusivamente elettriche, non ha possibilità di diversificare, e sopratutto è la vera azienda aggredibile. Non tarderà molto che le case automobilistiche andranno ad erodere margini a tesla. Comunque a mio avviso si dovrebbe fare un discorso più generale. Il settore dell'auto elettrica non è il paradiso che tutti si aspettano. Ci sono moltissimi lati oscuri, come sempre quando si procede su di un terreno inesplorato. Vedremo
concordo appieno !!!
 giovedi abbiamo avuto un incontro con un manager ed  un ex manager di case automobilistiche; loro si sono detti molto preoccupati perchè spiazzati dalla questione dei costi. Il problema a parte la crisi di approviggionamento dei chip, è data dall'unità power. Ad oggi non si sa ancora bene quando può costare la batteria, poichè sono processi produttivi fuori dal perimetro. i Costi per altro sono in continuo aumento vista la scarsità del litio. Ad oggi il costo della batteria per un utilitaria può arrivare anche al 50%, mettendo fuori mercato  buona parte delle utilitarie. Insomma i problemi sono molti ed i bilanci nel breve, potrebbero risentirne sopratutto per le aziende che coprono il segmento utiliarie.
E dunque??
Sono andati via ieri ARKK oggi Bridgewater e domani altri pezzi grossi... e tra un po' i retail rimarrete con il cerino in mano. Penso che il senso sia questo :-D
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