(Reuters) - L'economia tedesca potrebbe segnare una nuova contrazione nel corso dei mesi estivi, risentendo del calo della produzione industriale dovuto alla riduzione degli ordini. Lo dice il rapporto mensile Bundesbank, indicando che la prima economia della zona euro è entrata in fase di recessione.
Penalizzata dal rallentamento della voce export, il prodotto interno lordo federale ha visto una contrazione nel secondo trimestre. Inoltre, la guerra commerciale sino-statunitense, il rallentamento della congiuntura cinese e le incertezze sulla Brexit hanno indebolito la fiducia, colpendo con forza un'economia da sempre focalizzata sulle esportazioni.
"Nel complesso, la performance dell'economia potrebbe vedere un ulteriore deterioramento" scrive Bundesbank.
"Il principale motivo di tutto questo è il continuo declino dell'industria", aggiunge, sottolineando un calo significativo degli ordini e una forte flessione degli indicatori del sentiment per le imprese manifatturiere.
Nonostante i consumi interni continuino a tener salda l'economia, il mercato del lavoro sta già mostrando segni di debolezza e anche la fiducia nel settore dei servizi sta diminuendo.
Tuttavia, è probabile che il boom delle costruzioni continui, fornendo un certo sostegno.
Se il governo ha finora ufficialmente respinto l'idea di aumentare la spesa pubblica per compensare il rallentamento, il ministro delle Finanze Olaf Scholz affermava ieri che Berlino ha la forza di contrastare qualsiasi crisi economica futura "in maniera efficace".
Scholz ha spiegato che la crisi finanziaria globale nel 2008/2009 è costata alla Germania circa 50 miliardi di euro e che il governo potrebbe raccogliere nuovamente tale somma, se necessario.