Investing.com - Il governo ha approvato un decreto legge sulla questione Banca Carige (MI:CRGI) che prevede la costituzione di un fondo di garanzia dello Stato sulle emissioni dei nuovi bond della banca (come già era accaduto con le banche venete) e la possibilità per l’istituto di accedere a una ricapitalizzazione a carico del Ministero del Tesoro tramite "sostegno pubblico", “attraverso una richiesta specifica”.
Cambiano, dunque le scelte del governo rispetto alla posizione pre-sospensione in borsa di Carige con l’esecutivo che aveva dichiarato “da governo non un euro alle banche”, a seguito dell’incontro tra il Ministro dell’economia, Giovanni Tria, e i vertici della banca avvenuto il 2 gennaio.
Le misure “si pongono in linea di continuità con il provvedimento di amministrazione straordinaria recentemente adottato dalla Banca central europea”, spiegano da Palazzo Chigi. L’obiettivo dell’esecutivo è quello di “consentire ai Commissari di assumere le iniziative utili a preservare la stabilità e la coerenza del governo della società, completare il rafforzamento patrimoniale dell’Istituto già avviato con l’intervento del Fondo Interbancario dei Depositi, proseguire nella riduzione dei crediti deteriorati e perseguire un’operazione di aggregazione”.
Inoltre, il premier Giuseppe Conte ha aggiunto che l’approvazione del decreto è arrivata per “offrire le più ampie garanzie di tutela dei diritti e degli interessi dei risparmiatori della Banca Carige”.
Secondo il Vicepremier Luigi Di Maio, "le banche italiane - aggiunge - pagano il prezzo di un sistema di vigilanza della Bce che va dotato di strumenti rafforzati di controllo e di intervento. Saremo sempre dalla parte dei risparmiatori e dei correntisti, sempre".