LONDRA/MILANO (Reuters) - Meno di un anno dopo il fallimento degli stress test europei, e a oltre due dall'ultima emissione, Banca Carige torna non senza difficoltà sul mercato obbligazionario con un covered bond a cinque anni 'lungo'.
La banca, che molti vedono come un target d'acquisto nella prossima fase di aggregazioni in Italia, ha collocato un'obbligazione garantita al gennaio 2021, da 500 milioni di euro, raccogliendo ordini esattamente per la cifra emessa.
Il bond inoltre, secondo quanto riportato dai lead manger, è stato prezzato a 100 punti base su midswap, senza nessun restringimento della guidance rispetto alla prima indicazione in area 100 pb della mattinata.
Il prezzo di reoffer è di 99,418 che, a fronte di una cedola dell'1,25%, porta il rendimento a scadenza all'1,366%.
Uno dei banchieri coinvolti nel collocamento riferisce a Reuters che una quota dell'emissione è stata sottoscritta da Bankitalia nell'ambito del programma di Qe dell'Eurosistema, mentre nessun titolo è stato acquistato dalle banche collocatrici.
Il rating atteso del bond è Ba1 per Moody's (con outlook positivo) e BBB- per Fitch (stabile): solo quest'ultimo è 'investment grade', il che rendeva il titolo sottoscrivibile dalla Bce ma non da diversi istituzionali. Tale aspetto può essere tra quelli che hanno pesato sulla domanda in fase di sottoscrizione.
"Gli asset sottostanti sono buoni, ma ovviamente ci sono i problemi dell'emittente e gli investitori devono valutare cosa è più importante per loro, la qualità del sottostante o il rischio di volatilità", spiega un banchiere non coinvolto nel collocamento.
RISTRUTTURAZIONE IN CORSO
L'operazione è stata gestitA da Commerzbank, Mediobanca, Natixis, Nomura e Ubs, le stesse banche che tra il 6 e il 9 ottobre hanno organizzato un roadshow di Carige su diverse piazze europee.
Secondo il servizio Ifr di Thomson Reuters la guidance di rendimento è stata in gran parte basata sulle indicazioni giunte dal roadshow e sull'andamento di mercato del covered ottobre 2018 della stessa Carige e di altre obbligazioni di Mps, Banco Popolare e Popolare Milano, considerando una concessione tra i 10 e i 20 punti base.
I requisiti di capitalizzazione di Carige hanno visto un netto miglioramento grazie all'aumento di capitale seguito agli stress test Bce, con l'indice Cet1 salito al 12,3% lo scorso giugno dall'8,4% di fine 2014. Tuttavia la banca si trova ancora in una fase di profonda ristrutturazione, non priva di difficoltà, con Francoforte che continuerebbe a giudicarla tra le più fragili in Italia.
D'altra parte Carige è tornata in utile nel primo semestre di quest'anno grazie però al contributo di componenti non ricorrenti.