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Cdp abbandona il tavolo, Macquarie dice no ad offerta con Kkr: è stallo su Tim

Pubblicato 16.05.2023, 09:56
Aggiornato 16.05.2023, 10:27
© Reuters.

Di Alessandro Albano 

Investing.com - Il dossier Telecom Italia (BIT:TLIT) sembra non avere un epilogo, con ricadute sul titolo del colosso delle tlc che al momento perde il 2,5% con ad euro 0,2614 con picchi intraday di oltre il -4%.

E' notizia di ieri pomeriggio la decisione di Cassa Depositi e Prestiti di ritirare l'offerta per la NetCo di Tim dopo il no della società alla nuova proposta da oltre 19 miliardi, migliorata di circa 1 miliardo rispetto all'offerta originale ritenuta "non all'altezza" del valore intrinseco dell'asset. 

All'abbandono di Cdp si è aggiunto il malumore del fondo australiano Macquarie, in cordata con Cdp nell'offerta, riguardo l'idea del governo italiano di unire Cdp e il fondo americano Kkr nell’operazione di acquisto della NetCo. 

Alla base, ci sarebbero questioni di natura legale inserite nel patto tra gli azionisti di Open Fiber, che vede co-investitori Cdp e Macquarie, e il fatto che il fondo australiano non avrebbe molta voglia di unire le forze con un diretto competitor del private equity molto attivo nel settore delle tlc. 

Con la nuova scadenza per le offerte migliorative posticipata al prossimo 9 giugno, da Kkr non hanno fatto sapere nulla ma anzi, come ha riportato Reuters, il fondo avrebbe espresso la volontà di lavorare ulteriormente sulla propria offerta, dopo il no arrivato arrivato da Tim sulla vecchia proposta da 19 miliardi di euro più 2 miliardi di earn-out. 

Se Cdp e Macquarie dev'essero ufficialmente ritirarsi dall'asta per la NetCo, resterebbe quindi in piedi solo la proposta degli americani. In tutto questo, rientra la questione Vivendi (EPA:VIV), principale azionista di Tim, che già due anni fa aveva bocciato l'offerta da 0,505 euro per azione sul 100% della società da parte proprio del fondo americano. 

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Come allora, i francesi cercano una valutazione inclusa il debito di oltre 30 miliardi di euro, una cifra difficilmente raggiungibile da Kkr e Cdp, per questo il governo vorrebbe unire le forze delle due parti in campo per avvicinarsi alla cifra ritenuta più congrua e tagliare così il debito di Tim che ha raggiunto ormai i 26 miliardi di euro. 

Ultimi commenti

Azienda fallita che deve morire
Posso parlare con Lei per una consulenza ?
I piccoli azionisti devono porre attenzione alle mosse del governo tramite CdP: il rischio che trovi un accordo, extra TIM, con Vivandi per fare passare la valutazione CdP-Kkr. Penso che la Consob dovrebbe vigilare perché l'idea corrente di mettere assieme le due cordate non sembra rispecchiare i principi di competizione e trasparenza del mercato.
Posso parlare con Lei per una consulenza ?
un altra fine come Alitalia ?!🤡
vomito
Fallimento
È una cosa penosa ,la farei fallire e buonanotte questa tim tanto chi ci rimette sono sempre i piccoli investitori che hanno un piccolo gruzzolo di azioni
Appunto vedi di fallire non i piccoli azionisti
E pure chi ci lavora magari..😥
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