di Andrea Mandalà
MILANO (Reuters) - Unipol (MI:UNPI) dà il via libera alla revisione dell'assetto di gruppo nell'assicurazione e, nel comparto bancario, alla creazione di una bad bank con 3 miliardi di sofferenze.
Piazza Affari festeggia la pulizia definitiva di Unipol Banca, spingendo il titolo Unipol fino a oltre il 5%. Penalizza invece UnipolSai (MI:US) che sopporta il costo della bad bank, anche se marginale, e dell'acquisizione delle partecipazioni in Linear e Unisalute, il cui effetto stimato sul margine di solvibilità a fine 2017 è negativo per 17 punti percentuali.
Quella della bad bank "è una soluzione che auspico sarà risolutiva della questione degli stock che da tanto tempo stiamo analizzando e che affligge la nostra banca come tutto il settore bancario", ha commentato nel corso della conference call il Ceo Carlo Cimbri.
Il manager ha spiegato che l'analisi del portafoglio deteriorati di Unipol Banca ha portato a una riclassificazione dei crediti 'unlikely to pay' e 'in bonis' a sofferenze per 400 milioni facendo salire l'ammontare da trasferire alla bad bank a 3 miliardi dai 2,6 miliardi calcolati a bilancio. Le sofferenze andranno coperte all'80% dall'attuale 57,6% mentre il coverage sulle inadempienze probabili che rimangono a Unipol Banca sale al 40%.
L'aumento delle copertura avrà un impatto negativo sul risultato netto consolidato di 780 milioni. A livello civilistico della capogruppo Unipol l'operazione sarà tuttavia sostanzialmente neutra in quanto i maggiori accantonamenti saranno compensati dalle plusvalenze della cessione di Unisalute e Linear ad un prezzo rispettivamente di 715 e 160 milioni, e quindi tale da lasciare inalterati i target del piano sui dividendi.
Cimbri ha inoltre detto che una fusione tra Unipol e UnipolSai non è al momento oggetto di valutazione.
BAD BANK PUNTERA' A RECUPERO SOFFERENZE
La svalutazione delle sofferenze a 20 centesimi è stata effettuata in linea con le valutazioni di mercato ma "non è valore a cui noi cederemo questi crediti all'esterno del gruppo", sottolinea Cimbri aggiungendo che il mercato degli Npl è soggetto a pressioni di tipo speculativo.
"La nostra intenzione è di lavorare su queste posizioni con una struttura dedicata per massimizzare quanto più possibile il recupero e il ripristino di parte del valore che questi crediti avevano originariamente", spiega.
PER UNIPOL BANCA TUTTE OPZIONI APERTE, NO CRESCITA IN BPER (MI:EMII)
Una volta sgravata dal fardello dell sofferenze la 'good bank' Unipol Banca - con 8,5 miliardi di impieghi in bonis - avrà un Npl ratio lordo stimabile a circa 10% (7% netto) e potrà concentrarsi sull'attività caratteristica.
Questo darà maggiori margini di manovra al gruppo guidato da Cimbri sul futuro della banca anche in vista di un potenziale M&A. "Si presta a qualsiasi soluzione; può rimanere nel gruppo con risultati migliori di quelli visti, o si possono valutare ulteriori opzioni che possono riguardare altri soggetti".
Unipol Banca è controllata al 57,75% dalla holding Unipol e al 42,25% da UnipolSai, di cui il 27,5% circa è coperto da accordi di put. Gli effetti economici della banca si ripercuoteranno su UnipolSai solamente per il residuo 14% circa, ha ricordato Cimbri.
Il tema della banca è stato associato dal mercato al progressivo aumento della partecipazione di Unipol in Bper leggendo la mossa come funzionale ad una integrazione di Unipol Banca nel gruppo modenese. Cimbri ha smentito categoricamente le recenti indiscrezioni di un possibile aumento della quota di Unipol in Bper oltre la soglia del 10%.
"Non abbiamo avanzato nessuna richiesta di incremento della partecipazione e non abbiamo intenzione di farlo", dice Cimbri.
In materia di bancassurance, dopo lo scioglimento dell'accordo su Popolare Vita con Banco Bpm (MI:PMII), ufficializzato questa mattina, Cimbri ha auspicato un rinnovo della JV Arca Vita con Bper e Pop Sondrio la cui partecipazioni di controllo del 63,4% detenuta da Unipol potrebbe passare a UnipolSai.