Mercati azionari forti, ma attenzione al dato che chiuderà la settimana!
Investing.com - Le azioni globali dovrebbero chiudere l’anno sopra i loro livelli attuali mentre i mercati scontano maggiore "ottimismo" riguardo all’allentamento delle recenti tensioni commerciali, secondo gli analisti di Citigroup (NYSE:C).
La società di brokeraggio di Wall Street prevede ora che l’indice MSCI All Country World Index Local, un indicatore di riferimento delle azioni mondiali, salirà a 1100 entro la fine del 2025, implicando un aumento di circa il 3% rispetto ai livelli attuali.
La mossa arriva dopo che Citi aveva precedentemente alzato il target di fine 2025 per l’S&P 500 a 6300, guidato da "una visione fondamentale marginalmente più costruttiva e un’aspettativa di persistenza dell’attuale contesto di valutazione."
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha perseguito un’agenda tariffaria punitiva ed erratica dal suo ritorno al potere a gennaio, sebbene i funzionari della Casa Bianca stiano cercando di garantire accordi commerciali individuali con numerosi paesi. Un ritardo temporaneo alle elevate tariffe "reciproche" di Trump su molte nazioni scadrà a luglio.
Nel frattempo, gli Stati Uniti e la Cina hanno raggiunto questa settimana un accordo "quadro" per rimettere in carreggiata la loro tregua commerciale dopo maratone di incontri di due giorni a Londra.
In una nota ai clienti, Citi ha sostenuto che le azioni dovrebbero essere aiutate da una maggiore "visibilità" sulla politica commerciale statunitense, anche se i dazi di Trump stanno ancora "creando ostacoli per l’economia globale."
Citi ha aggiunto che le prospettive azionarie sono state rafforzate dal ritardo nell’implementazione di una penalità statunitense sulle aziende di proprietà straniera che operano nel paese.
Anche le riduzioni dei tassi di interesse da parte della Banca Centrale Europea e il relativo miglioramento dei dati economici più ampi hanno sostenuto il sentiment, hanno scritto gli strateghi guidati da Beata Manthey.
Le loro prospettive per le azioni europee, in particolare, sono diventate più rialziste, aiutate in gran parte dalla prospettiva di un aumento delle spese fiscali nella regione e dalle "crepe" nella percepita "eccezionalità" delle azioni statunitensi.
Citi ha raccomandato di essere "sovrappesati" nelle azioni europee e giapponesi, così come nei settori tecnologico, finanziario e sanitario.
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