(Reuters) - Citigroup (NYSE:C) supera nel primo trimestre le stime degli analisti sugli utili grazie a un outlook sulla ripresa economica trainata da vaccinazioni e stimoli governativi che le ha consentito di mobilizzare riserve accantonate in vista di perdite dovute alla pandemia.
La banca ha anche detto di voler chiudere le proprie attività di credito al consumo in 13 Paesi tra Asia ed area Emea (Europa, Medio Oriente e Africa), come parte di una profonda revisione strategica sotto il nuovo Ceo Jane Fraser. La dismissione è prevista in paesi come Australia, Cina e India.
"Mentre gli altri 13 mercati hanno business eccellenti, ci manca la dimensione per essere competitivi", ha detto Fraser in un comunicato.
L'utile netto è triplicato a 7,94 miliardi, o 3,62 dollari ad azione, da 2,54 miliardi, ossia 1,06 dollari ad azione, di un anno fa. Gli analisti si aspettavano in media un utile di 2,60 dollari ad azione, secondo i dati Refinitiv Ibes.
I profitti della banca sono stati rafforzati dalla decisione di accantonare 3,85 miliardi di dollari in riserve, in previsione di perdite sui prestiti dovute alla pandemia. Un anno fa Citi aveva aggiunto 4,88 miliardi di dollari alle riserve.
Citigroup ha reso noto che il suo Institutional Clients Group continuerà ad offrire servizi ai clienti e continuerà ad operare "centri per il patrimonio" a Singapore e Hong Kong, oltre che a Londra e negli Emirati Arabi Uniti.
Non è stato diffuso un calendario per i disinvestimenti.
Questa mossa è un ulteriore passo di Fraser verso la semplificazione del consumer business di Citigroup, in precedenza troppo esteso, e accrescere i rendimenti degli azionisti.
(Tradotto da Luca Fratangelo in redazione a Danzica, in redazione a Roma Francesca Piscioneri, luca.fratangelo@thomsonreuters.com, +48587696613)