MILANO (Reuters) - La Procura di Milano ha disposto la chiusura dell'inchiesta per evasione fiscale di Google (O:GOOGL) in cui risultano indagati cinque dirigenti del gruppo, due dei quali di Google Ireland.
Lo riferiscono fonti giudiziarie, aggiungendo che il provvedimento è in fase di notifica agli indagati.
L'atto di chiusura indagini è l'atto prodromico alle richieste di rinvio a giudizio da parte della Procura a meno di fatti nuovi che spingano i magistrati a chiedere l'archiviazione.
Non è stato possibile avere un commento dalla società Usa.
A fine gennaio, di fronte alla notifica della contestazione, Google, attraverso un suo portavoce, aveva commentato la notifica della contestazione affermando che la società "rispetta la normativa fiscale di tutti i Paesi in cui opera e continua a collaborare con l'Autorità".
Lo scorso gennaio la Guardia di Finanza di Milano ha notificato un verbale di contestazione ai vertici di Google in cui si quantifica in 227 milioni di euro l'ammontare che la società Usa avrebbe evaso al Fisco italiano tra il 2009 e il 2013 tramite la sua controllata irlandese Google Ireland .
A Google vengono mossi due rilievi: a fronte di ricavi complessivi accertati in Italia dal 2009 al 2013 per oltre un miliardo di euro, la Finanza sostiene che la società non ha dichiarato un reddito imponibile di circa 100 milioni. L'imposta Ires che si ritiene quindi evasa (il 27%) è di circa 27 milioni. Secondo rilievo: i finanzieri imputano la mancata applicazione di ritenute sulle royalties corrisposte alle società estere (di Google). Queste ritenute, a fronte di circa 600 milioni, vengono calcolate in circa 200 milioni. Da qui, la cifra complessiva contestata di 227 milioni.
(Emilio Parodi)