WIESBADEN, GERMANIA (Reuters) - Commerzbank (ETR:CBKG) ribadisce il percorso di autonomia e incassa il sostegno di centinaia di dipendenti che respingono le mire espansionistiche di UniCredit (BIT:CRDI).
"Ci stiamo concentrando su noi stessi e sulla nostra strategia indipendente", ha detto a Reuters l’AD dell’istituto tedesco Bettina Orlopp poco prima dell’inizio dell’assemblea annuale degli azionisti mentre circa 200 dipendenti si sono riuniti fuori dalla sede dell’assise mostrando cartelli con scritto "forte e autonoma" e "no a UniCredit".
"Non abbiamo bisogno di continue interferenze dall’esterno", ha aggiunto l’AD.
Le avance di UniCredit, che dall’anno scorso ha costruito una partecipazione del 9,5% in Commerzbank e ha in mano derivati per salire a ridosso del 30%, sono state fin da subito respinte dal management della banca, provocando una ferma opposizione dei sindacati, preoccupati per le ripercussioni sui posti di lavoro, così come anche da parte dell’establishment politico tedesco.
Kevin Voss, leader del sindacato tedesco Verdi, ha detto di temere una massiccia riduzione del personale in caso di acquisizione.
La campagna tedesca dell’AD di UniCredit Andrea Orcel è diventata un banco di prova della determinazione della Germania a respingere pretendenti stranieri e a evitare che il centro finanziario di Francoforte perda una delle poche grandi banche commerciali rimaste nel Paese.
UniCredit non ha commentato le proteste, né ha indicato come voterà in assemblea.
I principali azionisti di Commerzbank intervenuti in assemblea hanno espresso sostegno alla strategia della banca e non hanno apertamente indicato un interesse ad avviare colloqui con UniCredit.
Tra le voci in controtendenza Hendrik Schmidt, del fondo DWS, ha detto che le collaborazioni "non dovrebbero essere un tabù".
Alexandra Annecke, dell’asset manager Union Investment, ha detto che una valutazione di mercato più alta di Commerzbank potrebbe aiutarla ad assicurarsi "più opzioni strategiche".
Nei giorni scorsi Commerzbank ha riportato una crescita di quasi il 12% dell’utile netto del primo trimestre, battendo le attese degli analisti malgrado la fase di difficoltà dell’economia tedesca.
Andreas Thomae, di Deka Investment, ha apprezzato i risultati della banca e ha detto che un’acquisizione da parte di UniCredit non dovrebbe avvenire "a nessun prezzo".
Klaus Nieding, dell’associazione degli investitori privati tedeschi DSW ha affermato di essere fermamente contro il takeover.
"In passato, raramente le mega-fusioni hanno raramente premiato gli azionisti", ha detto.
(Versione italiana Andrea Mandalà, editing)