PARIGI (Reuters) - La Commissione europea ha raccomandato agli stati membri della zona Schengen di revocare i controlli alle frontiere interne a partire dal 15 giugno, prolungando allo stesso tempo le restrizioni temporanee sugli spostamenti non essenziali verso l'Unione europea almeno fino al 30 giugno.
L'esecutivo di Bruxelles ha giustificato la scelta di non revocare a livello generalizzato le restrizioni sui viaggi per via dell'attuale situazione sanitaria, che rimane critica in alcuni paesi del terzo mondo.
"Le restrizioni potranno essere revocate per i paesi selezionati collettivamente dagli stati membri in base a una serie di principi e criteri obiettivi", afferma la Commissione in un comunicato, citando per esempio "la situazione sanitaria, la capacità di attuare le misure di controllo in occasione degli spostamenti e altre considerazioni legate alla reciprocità".
Ylva Johansson, commissaria europea agli affari interni, ha sottolineato che "il settore dei viaggi internazionali è cruciale per il turismo e per l'attività economica, così come per i legami familiari e d'amicizia".
"Pur rimanendo comunque prudenti, è giunto il momento di avviare i concreti preparativi per la revoca delle restrizioni nei paesi con una situazione sanitaria simile a quella dell'Unione europea e una ripresa delle operazioni legate ai permessi di soggiorno", ha aggiunto.